Piazza Armerina. «Nel PD vogliono a tutti i costi mantenere le oligarchie. Credo proprio che moriremo democristiani». La frase scritta da Carmelo Nigrelli, professore all’università di Catania e leader di Piazza Grande è il termometro dell’area pesante che si respira dentro il partito democratico piazzese. La bagarre si è scatenata dopo l’ufficializzazione del secondo comitato a sostegno della candidatura di Walter Veltroni, che fa “incavolare” Nigrelli e quelli che con lui, in tempi non sospetti, avevano dato vita al primo comitato a sostegno del sindaco di Roma. “Insomma – continua Nigrelli c’è aria di vecchia politica nello stile del “nuovo” PD. A Piazza si era costituito un comitato a sostegno di Walter Veltroni non appena la candidatura del sindaco di Roma a segretario del PD era stata ipotizzata. Un comitato formato da una decina di cittadini non militanti dei partiti che in occasione di una riunione pubblica a sostegno del nuovo partito, aveva invitato chiunque volesse partecipare a co-fondare e collaborare al comitato. La risposta delle oligarchie locali – continua Nigrelli - è chiara: consiglieri comunali, segretari e oligarchi vari hanno sentito il bisogno di costituire il "loro" comitato Veltroni, naturalmente con una spruzzatina di società civile all'abbisogna. Niente di nuovo, nè di scandaloso. La conferma dello "stile" che sta segnando la nascita di questo nuovo (ma ne siamo sempre meno certi) partito”. Nigrelli poi fa una disamina dello stato dell’arte dentro il partito democratico. “Quando dico che moriremo democristiani non si tratta più di uno scongiuro, ma di una sconfortata presa d'atto: la fase di elezione diretta dei segretari nazionale e regionali e delle assemblee costituenti del Pd è stata costruita, o almeno si è concretizzata, attraverso meccaniche che hanno come unici obiettivi il mantenimento dei ruoli di visibilità agli oligarchi dei due partiti fondatori, il consolidamento di vecchie correnti e la costituzione di nuove, la necessità di bloccare una eventuale, incontrollabile presenza di "sfusi", di persone, cioè, che approdano al Pd non provenendo da Ds e Margherita. Per questo – conclude Nigrelli - rimango ancora convinto che, nonostante tutto, valga la pena di tentare, almeno per qualche mese ancora, di dare anima a questo diafano partito democratico”.
Agostino Sella
Agostino Sella