lunedì 10 marzo 2008

Nasce un comitato conto l'aumento delle tarffe sulle caselle postali

Piazza Armerina. Forte protesta per i costi delle caselle postali e i cittadini si riuniscono in un comitato, coordinato da Nino Di Catania. “Noi cittadini – si legge in una nota del comitato – che abitiamo in zone non servite dal servizio di recapito della corrispondenza, costretti per questo ad utilizzare le caselle postali disponibili presso i locali dell’ Ufficio Postale di via La Malfa, protestiamo per l’ingiustificato costo del noleggio delle caselle per l’anno 2008 stabilito unilateralmente da Poste Italiane. Infatti è stato chiesto di stipulare un contratto che prevede i seguenti costi: 35 euro per la casella piccola + 18 euro per ciascun familiare che la utilizza, oltre al titolare, per un max di 2; 42 euro per la casella media + 22 per ogni familiare; 50 euro per la casella grande + 25 euro per ogni familiare. A questi costi si aggiungono 18 euro per ogni titolare di casella che chiedesse anche il servizio di ricezione e incasellamento fax. Molti degli utenti – continua io comitato - per tanti anni, alcuni anche da 20, hanno utilizzato la casella postale che è stata messa a loro disposizione gratuitamente. Solo da qualche anno le Poste Italiane hanno chiesto un corrispettivo che fino all’ anno scorso era di 35, 42 e 50 euro, rispettivamente per la piccola,media e grande, senza altri costi per i familiari. Adesso i prezzi vengono aumentati in maniera vertiginosa. Rispetto al 2007, in sostanza si determina un aumento che parte da oltre il 100%, per una famiglia di 3 persone, a circa il 300% o il 400% se la famiglia è composta da 4 o 5 persone. Aumenti – conclude la nota del comitato - semplicemente assurdi in uno stato civile e democratico per un servizio, quello del recapito postale, che dovrebbe essere pubblico e gratuito per tutti i cittadini, e non solo per quelli che abitano in zone del Centro Storico o della periferia , con indirizzo completo di via e numero civico”. Poi il comitato chiede l’annullamento di tali tariffe ed in particolare “il mantenimento gratuito della casella fino a quando non verrà assicurato il servizio di recapito domiciliare, con restituzione delle somme eventualmente già pagate e annullamento del contratto eventualmente stipulato” ed annuncia altre forme di protesta.
Agostino Sella