venerdì 3 ottobre 2008

Edoardo Lotario sulla chiusura dell'ospedale

Piazza Armerina. “Ho l’impressione che qualche onorevole assomiglia a Berlusconi. Prima promette le cose e poi ha difficoltà a mantenerle”. Edoardo Lotario, consigliere comunale piazzese del Partito Democratico, è piuttosto scettico sull’approvazione del piano di rientro della sanità siciliana. “Se il piano regionale di rientro sarà approvato dal ministero della sanità – dice ancora Lotario – dovrà essere approvato all’assemblea regionale dove ci sarà un ’48. A Sala d’Ercole ogni deputato cercherà di difendere il proprio territorio. Ed allora sarà una guerra di tutti contro tutti”. Poi, il consigliere del PD, che è anche pediatra, parla dei problemi della sanità siciliana “Se c’è il buco la colpa è dei presidi ospedalieri delle aree metropolitane e non certo per la cattiva gestione delle aziende delle altre province. Vorrei a tutti ricordare – continua Lotario – che la nostra azienda, quella di Enna – è in pareggio e non certo in deficit. Dobbiamo riuscire a fare capire all’assessore regionale Russo che i cittadini delle aree metropolitane non sono di serie A mentre quelli delle aree provinciali di serie B. i cittadini della provincia di Enna non hanno un diritto alla salute di livello inferiore rispetto a quelli di Catania o di Palermo”. Poi Lotario affronta direttamente il problema. “Non si risolvono le questioni della sanità tagliando posti letto. Perché alla fine i costi di gestione e manutenzione delle strutture ospedaliere sono quasi uguali. Inoltre – continua Lotario – non capisco una cosa. Il parametro nazionale prevede 3,5 posti letto per malati acuti mentre quello siciliano è di 3 posti letto. E perché – continua Lotario – in provincia di Enna questo parametro si riduce ad 1,7-1,8 posti letto ogni mille abitanti? Forse qualcuno ha fatto i conti male?” Infine il pediatra del partito democratico fa un appunto allo studio fatto dall’azienda sanitaria ennese. “Nello studio fatto dall’azienda di Enna vengono messe in evidenza solo le criticità tralasciando invece i punti di forza. Ad esempio – continua Edoardo Lotario – del Chiello non si è tenuto conto della grande grado di attrattività che ha nei confronti dei paesi vicini. Se il Chiello non ci fosse – conclude Lotario – molti utenti che adesso gravitano sul presidio piazzese non andrebbero certamente né ad Enna e neanche a Nicosia ma preferirebbero andare altri presidi come quello di Caltagirone”. Insomma, la battaglia per la sopravvivenza del Chiello continua e sia i medici che i politici venderanno cara la pelle pur di difendere l’ospedale della città dei mosaici.

Agostino Sella

 

Lavoratori dei cantieri di servizio in protesta

Piazza Armerina. Sessontotto famiglie allo sbando in attesa di un fax che rassicuri il loro futuro. Si tratta dei lavoratori dei cantieri di servizio, che in questi giorni aspettano il rifinanziamento da parte dell’assessorato regionale. Da giorni le famiglie sono in agitazione e sperano che la regione emanerà al più presto il provvedimento che gli permetterà di ricevere gli stipendi fino dicembre di quest’anno. Ieri mattina, una folta delegazione dei lavoratori, della provincia di Enna appartenenti ai comuni di Leonforte, Barrafranca, Piazza ed Aidone hanno incontrato il prefetto. Il prefetto, sempre in mattinata, ha contattato il presidente della regione Raffaele Lombardo con il quale ha concordato alcune strategie. Ieri pomeriggio, i sindaci dei comuni che hanno a carico i lavoratori hanno inviato un fax al presidente della regione in cui chiedono il finanziamento per coprire le somme che servono a pagare gli stipendi fino dicembre 2008. Le mensilità arretrate sono, fino ad oggi, state pagate grazie agli sforzi del comune che si è prodigato per alleviare i problemi dei lavoratori. Il fax è stato firmato ieri pomeriggio dal sindaco Carmelo Nigrelli in ritorno da Palermo per cercare di sbloccare alcune pratiche comunali bloccate negli assessorati. "Ritengo incomprensibile ed inaccettabile il comportamento del governo regionale di fronte al dramma delle famiglie interessate dai cantieri di servizio – dice il primo cittadino Carmelo Nigrelli - Questi lavoratori in molti casi garantiscono servizi essenziali per i comuni come la pulizia degli edifici comunali o la guida dei pullman per i disabili. Senza questo supporto molti comuni sarebbero in seria difficoltà. L'amministrazione di Piazza Armerina è, e sarà accanto ai lavoratori dei cantieri di servizio fino al raggiungimento dell'obiettivo del finanziamento dei cantieri". I lavoratori dei cantieri di servizio in provincia di Enna sono 1456. Già lo scorso mese di gennaio sono stati costretti a manifestare per assicurarsi il loro stipendio. Per diverse volte i comuni hanno dovuto sopperire ai ritardi della regione per assicurare il sostentamento delle famiglie impegnate.  “I lavoratori – dice l’assessore alla solidarietà Lina Grillo – rappresentano figure importanti per la città. Lavorano nel settore del verde pubblico, nelle custodia e manutenzione delle palestre, all’asilo nido, e nella manutenzione delle strade. Faremo di tutto per andare incontro alle loro esigenze, ma speriamo che la regione al più presto approvi il provvedimento per evitare problemi alle famiglie”. Intanto mercoledì prossimo i lavoratori incontreranno direttamente il presidente della Regione Raffaele Lombardo.

Agostino Sella

Giuseppe Avenia, ucciso con 5 colpi di pistola alla testa.

Giuseppe Avenia, 38 anni, è stato trovato morto nel quartiere Castellina. 
E' stato freddato, probabilmente nella notte, da 5 colpi di arma da fuoco. 
Sembriamo a Napoli, ed invece siamo un centro della Sicilia, in un paesino che tutti dicono sia tranquillo.
E' probabile che l'omicidio sia avvenuto durante la notte. Gli inquirenti stanno comunque indagando.
Stamattina, la via che porta al buco della Castellina, era chiusa al traffico dai carabinieri.
Avenia, era conosciuto dalle forze dell'ordine, a causa dei suoi trascorsi avvenuti anche nelle carceri a causa.

Il sindaco vicino ai lavoratori dei cantieri di servizio.

"Il sindaco Nigrelli ritiene incomprensibile ed inaccettabile il comportamento del governo regionale di fronte al dramma delle famiglie interessate dai cantieri di servizio. 
Questi lavoratori in molti casi garantiscono servizi essenziali per i comuni come la pulizia degli edifici comunali o la guida dei pullman per i disabili. Senza questo supporto molti comuni sarebbero in seria difficoltà.
L'amministrazione di Piazza è, e sarà accanto ai lavoratori dei cantieri di servizio fino al raggiungimento dell'obiettivo del finanziamento dei cantieri per i prossimi 3 anni". 
Carmelo Nigrelli 

Il sindaco sui concorsi al comune. "Viva soddisfazione"

Il sindaco Nigrelli esprime vivissima soddisfazione per la conclusione delle progressioni verticali, i concorsi interni che hanno consentito a 28 dipendenti del Comune di accedere al livello superiore.
 
"Avevo preso questo impegno fin dalla campagna elettorale perchè da dieci anni gli uffici comunali erano caratterizzati dall'incertezza sulle funzioni e i ruoli del personale. Non era più possibile continuare con l'assegnazione temporanea delle mansioni superiori ai dipendenti.
 
Tale metodo ha generato confusione e minato, a volte, i rapporti tra colleghi. Adesso la struttura organizzativa del Comune, almeno per le posizioni di maggiore responsabilità, raggiunge un assetto stabile.
 
Naturalmente la soddisfazione è indipendente dai nomi dei vincitori del concorso anche perchè quasi tutti hanno fatto fare al Comune una buonissima figura, anche coloro che non si sono classificati in posizione utile.
 
Fin dai prossimi giorni,  con la Giunta,  continuerò nel lavoro di messa a punto della macchina comunale. Procederemo subito alla contrattualizzazione dei 10 LSU in servizio,  Procederemo subito alla contrattualizzazione dei 10 LSU in servizio, al bando dei concorsi di vigili urbani (che si aggiungono a quelli di ragioniere Capo e Comandante dei Vigili, già deliberati), al piano di stabilizzazione dei contrattisti e alla ridefinizione dei contratti di coloro che possiedono titoli di studio specifici e utili per gli uffici.
In poche settimane, anche con una delibera di riorganizzazione degli uffici, avremo una squadra burocratica in grado di dare il massimno per l'attuazione del programma di mandato.

Questioni tra Bascetta - Alessi.

-                               Al Sindaco

-                               Al Presidente del Consiglio Comunale

-                               Al Responsabile del Personale

-                               Al Comandante di PM

-                               Agli Organi di stampa

Oggetto: gravissimo atto di abuso di potere. Richiesta di attivazione di procedimento

                disciplinare. 

Il sottoscritto Bascetta Luigi, coordinatore provinciale dell’O.S. COBAS, con la presente, denuncia quanto segue:

in data odierna, alle ore 11,20 circa, mentre lo scrivente, nei locali dell’aula consiliare, teneva un’assemblea sindacale regolarmente autorizzata, alla presenza di una ventina di dipendenti comunali, irrompeva senza darne nessun preavviso telefonico o scritto una certa Alessi Patrizia vestita da agente di polizia municipale insieme all’agente di P.M. Calì Tiziana, chiedendo, millantando certi ordini ricevuti dal Comandante P.M. Viola Pietro, le generalità dei presenti all’assemblea sindacale come se fossero dei delinquenti comuni da identificare durante un comune blitz della polizia o camorristi da schedare. 

Al che sono intervenuto chiedendo spiegazioni sull’incauto intervento o con quale autorità si era permessa di disturbare e interrompere un’assemblea sindacale regolarmente autorizzata durante il suo svolgimento. 

Ho chiesto l’esibizione di un ordine di sevizio scritto ma la stessa si rifiutava di rispondermi aggiungendo anzi che lei non aveva bisogno di nessuna autorizzazione, vestendo una divisa. 

Ho ricordato alla stessa che il responsabile di quei luoghi fino a prova contraria ero io e che lei stava compiendo un abuso di potere. 

Non mi ha nemmeno risposto e ha cominciato a telefonare non so a chi e poco dopo, ricevuta risposta, se ne è andata senza nemmeno chiedere scusa per l’abuso compiuto. 

Si ricorda alle SS.LL. che questo comportamento incredibile e arrogante non è tenuto verso nessuna altra sigla sindacale e lo si considera un gesto di ritorsione nei confronti dello scrivente e dei dipendenti che vengono considerati solo carne da macello buona solo se si sta zitti e non si parla. 

Io credevo di vivere in uno stato di diritto e non in uno stato di polizia. 

Con la presente si chiede copia dell’atto scritto che obbligava l’intervento della Alessi all’interno dell’aula consiliare  o estremo documentale che giustificasse tale irruzione. 

Si chiede di prendere provvedimenti seri e rigorosi nei confronti della Alessi con lo stessa chirurgica precisione con la quale sono stati presi nei confronti del dipendente Bascetta Luigi. 

Nulla ricevendo in merito entro e non oltre dieci giorni, si attiveranno forme di protesta davanti al Comando di P.M. eclatanti e “rumorose” per denunciare tale comportamento prepotente e arrogante che non è degno di chi veste una divisa di polizia.

Piazza Armerina, 03 ottobre 2008                       Il coordinatore provinciale COBAS

                                                                                            Luigi Bascetta

Colianni. "Non chiuderà nessun ospedale"

“Voglio tranquillizzare tutti. Non ci sarà la chiusura di nessun ospedale”. Paolo Colianni, deputato dell’ennese del Movimento per l’Autonomia, il partito del presidente della regione Raffaele Lombardo, esordisce così parlando del tema della sanità che in questi giorni sta infiammando il dibattito politico ennese. Colianni, classe 1956, è uno dei due deputati regionali del centro destra della provincia di Enna grazie ai circa 9 mila consensi ottenuti alle ultime regionali.

Onorevole, che cosa sta succedendo alla sanità ennese.

Si sta discutendo su un piano di riordino della sanità siciliana. Un piano di riordino indispensabile. Poi questo dovrà essere calato a livello locale. Il territorio dovrà farlo suo tendendo conto delle specificità. Senza ansie, ma cercando di coinvolgere la provincia. Certo è che la provincia di Enna sta perdendo troppo. Si deve fare un assetto della sanità ennese che corrisponda ai suoi bisogni reali. Non ci devono essere ne ospedali di serie A e neanche di serie B.

Allora che cosa occorre fare.

Occorre garantire a tutti i cittadini della provincia sia l’urgenza che l’emergenza. Tutti hanno il diritto di essere curati. Poi, ognuno, come avviene in ogni parte del mondo può decidere di andare a farsi curare altrove. Per quanto mi riguarda ogni ospedale della provincia deve essere un’eccellenza. L’importante è non fare clonazioni di ospedali che sono a qualche decina di chilometri l’uno dall’altro.

Ma allora sicuro che non si chiudono ospedali.

Ma quando mai. Non si chiude nulla. Qualcuno, purtroppo strumentalizza la questione sanità. Tutti invece dobbiamo fare fronte comune al di là delle appartenenze politiche. E’ facile, adesso, fare terrorismo politico quanto inopportuno. Qualcuno estrapola parti di frasi dette senza guardare, invece, al senso compiuto delle cose. Ho anche detto, con molta forza, che non si chiuderà nessun ospedale. Peraltro, è mia ferma convinzione che con la sua grande ricettività turistica ed il grande bacino di utenza che ha non può fare a meno dell’ospedale.

Allora come occorre procedere.

Occorre valorizzare il concetto di democrazia territoriale. Dobbiamo essere noi a calare il piano regionale nel nostro territorio dell’ennese. Con grande saggezza e senso della misura. Con grande equilibrio e senso delle istituzioni. Con il coinvolgimento di tutti i deputati degli schieramenti, come sto peraltro cercando di fare. Oggi è un momento difficile per tutta la sanità. Ma sono convinto che con l’attenzione ed il coinvolgimento di tutti gli enti preposti e le istituzioni riusciremo a dare un equilibrio alla sanità ennese. E poi, la prego di chiarire una volta per tutte, che non si chiuderà nessun ospedale.

Agostino Sella

Consiglio comunale. Tutto come previsto.

Ieri, il consiglio comunale ha approvato il conto consuntivo e dichiarato Piazza Armerina "Città di arte e cultura".
La seduta è durata circa mezz'ora e sono intervenuti Gagliano, Venezia e Paternicò. Insomma, normale amministrazione.
Il presindente Centonze (che non so come era vestito) ha invitato l'assemblea ad un minuto di silenzio per la giornata della non violenza.