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sabato 11 luglio 2009
A quando l’agibilità del Palazzetto dello Sport ?????

La mancata certificazione di agibilità, è stata ostativa all’utilizzo del Palazzetto, per incontri ufficiali con presenza di pubblico, da parte di varie società sportive armerine.
La struttura, attualmente viene utilizzata da alcune società solo per preparazione atletica, in quanto né la Provincia Regionale (proprietaria) nè il Comune (gestore) hanno, ancora, predisposto quegli interventi tecnici prescritti dalla Commissione di Vigilanza, necessari per il rilascio della certificazione di agibilità della struttura che consentirebbe l’utilizzo della stessa per lo svolgimento di gare ufficiali.
Il Palazzetto, concepito per soddisfare la sempre crescente voglia di sport, potrebbe, ove agibile, essere utilizzato oltre che per impianto sportivo anche per lo svolgimento di eventi di interesse generale quali, conferenze, manifestazioni culturali ed espositive e per favorire ogni ulteriore forma di aggregazione sociale in un’ottica di corretta e professionale gestione.
Quindi non può farsi a meno di evidenziare che l’agibilità di un “contenitore” polifunzionale riveste un particolare ruolo nel contesto urbano e sociale di una città turistica come Piazza Armerina. Si confida, pertanto, che prima dell’inizio delle attività sportive, le competenti Amministrazioni si attivino per ottenere la prescritta agibilità che consentirebbe una piena fruizione della struttura da parte di quelle società sportive che a vario titolo ne sono interessate.
Il Difensore Civico
( Cav. Uff. Giuseppe Aloi )
( Cav. Uff. Giuseppe Aloi )
Aias ed Agedi bocciano il piano di zona di Lina Grillo

Con la seconda conferenza dei servizi tenutati presso il teatro Garibaldi di Piazza Armerina è stato varato il piano di zona 2010-2012 del distretto socio-sanitario n. 24 (Piazza Armerina-Barrafranca-Pietraperzia e Aidone). Tra i progetti attivati anche l’esclusione dei centri di aggregazione per disabili dell’AIAS e dell’AGEDI. Esclusione non dovuta a mancanza di sensibilità verso i disabili perché, come dice qualcuno, c'è né anche troppa, quindi si deduce che gli assistiti dei due centri sono guariti e potranno tranquillamente svolgere ogni attività da normodotati lasciando tranquilli i protagonisti del miracolo.
All’avvio del primo piano di zona nel 2004 gli assistiti dai centri AIAS e AGEDI non erano stati p
L’AGEDI e L’AIAS, nel territorio, sono le uniche realtà conosciute che, con i centri di aggregazione, erogano servizi a 25 disabili Armerini e di Aidone. Pochi sanno comunque, che i ragazzi disabili all’età di 14 anni sono dimessi dalle attività riabilitative e dopo alcuni anni anche dalla scuola, perciò restano a casa a totale carico della famiglia che senza l’aiuto dei due centri una situazione difficile diventerebbe insostenibile.
La notizia dell’esclusione dei due centri di aggregazione non è stata apprezzata dai familiari che giornalmente si devono confrontare con il problema della disabilità e che avevano posto tanta fiducia nel servizio che è erogato dall’aias e dall’agedi.
Con il piano di zona 2010-2012, per migliorare il servizio, nei tavoli tematici era stata evidenziata la necessità di aumentare gli assistiti e l’ampliamento delle attività. Volevamo occuparci anche della gestione del loro tempo libero e creare quel minimo di autonomia che poteva essere la premessa per il “DOPO DI NOI” invece, ci ritroviamo con il dilemma di sempre “Chi si occuperà dei nostri figli? Con la realizzazione dei due centri di aggregazione si pensava alle basi per assicurare una degna assistenza alle persone con disabilità, invece alla prima occasione i sogni crollano per tornare alla logica di sempre. “di cui sunnu li figghi, si l’annaca”. (per non dire altro).
Piazza Armerina, 11 luglio 2009
Lorenzio Naso e Enzo Casale
AIAS AGEDI
Il vescovo Pennisi sull'immagrazione "I vescovi non si faranno intimidire da Maroni e Bossi"

Da stamani le forze dell'ordine stanno setacciando l'area attorno al depuratore di contrada indirizzo alla ricerca di Mario Romano
