▼
lunedì 2 novembre 2009
Sarà Giuseppe Mattia il terzo assessore provinciale piazzese
Gaetano Masuzzo sulla tomba del generale Antonino Cascino

a proposito di ricordi:
- tutti sanno che il nostro concittadino Generale Antonino Cascino è nato il 14 settembre 1862 in via Largo Demani-Settecantoni 6;
- tutti sanno che il Generale Antonino Cascino è morto il 29 settembre 1917 sul Monte Santo, a 15 Km. ca. a nord-est di Gorizia;
- non tutti sanno dove si trova la sua tomba.
Per caso, trovandomi a fare un giro turistico a Palermo, ho scoperto che il nostro Generale ha la sua tomba nella III cappella, nonché passaggio al chiostro, della navata di sx della chiesa di S.Domenico.
Questa chiesa, che si trova lungo la via Roma, a poche decine di metri dal Palazzo delle Poste, è la seconda chiesa per importanza dopo la Cattedrale ed è considerata il Pantheon di Palermo.
Mi domando se qualche piazzese porterà un fiore su quella tomba sconosciuta e, pertanto, dimenticata ?
Cordialmente, Gaetano Masuzzo
Mammografie per la prevenzione dei tumori al seno grazie alla Lilt.
Piazza Armerina. Mammografie per la prevenzione dei tumori al seno grazie alla Lilt, l’associazione italiana per la lotta ai tumori. “Sabato 7 novembre la Lilt – dice il responsabile della delegazione piazzese Ethel Consiglio - in collaborazione con l'asl 4 di Enna, grazie alla disponibilità del direttore generale dott. Nicola baldari e del primario di radiologia dott. Alberghina, si effettueranno presso l'ospedale Chiello di piazza armerina mammografie per la prevenzione dei tumori al seno. Per prenotazioni telefonare al 335.5266341 tutti i giorni dalle 10 alle 12”. Si comunica inoltre che la sede dell'associazione, sita in via Cavour, n.15, rimarrà aperta tutti i venerdì, dalle 17 alle 19, per informazioni e prenotazioni”.
Agostino Sella
Agostino Sella
L'Armerina batte il Gattopardo e guadagna il secondo posto. Domenica macth clou contro la capolista Aquila di San Michele

"Siate la Valanga che sale" di Santo Pecoraro

Rispetto alle comunità viciniori Piazza brillava per l’ordine e la pulizia delle sue strade, per la vitalità del suo centro, per il rispetto che i cittadini avevano per il proprio paese. Poi il declino! Declino urbanistico con la nascita di periferie confuse e pochi spazi pubblici organizzati; il declino e l’abbandono degli arredi urbani e degli spazi collettivi è sotto gli occhi di tutti.L’atto simbolico più devastante resta comunque, a mio avviso, lo scempio attuato con la sostituzione della magica pietra che pavimentava la Piazza del Duomo con l’ignobile mattoncino di porfido:l’ignoranza ed il soldo ne furono i mandanti occulti !Il silenzio o il mancato sostegno, a coloro che invece denunciavano i vari passaggi di queste subdole rapine perpetrate a danno della città, hanno dato il colpo di grazia a Piazza Armerina.Un’aberrante e trasversale concezione politica cefalo-centrica, da parte di alcuni politici, ha assestato negli anni durissimi colpi alla zona sud del territorio con l’aiuto di politici locali che, nei decenni, hanno svenduto i sogni della città per piccoli spazi di potere personale; e qui non parlo dell’ avere o non avere il deputato o il senatore, ma di averli misurati, dovunque siano nati, con “ chiacchiri e e tabaccheri di lignu”, e non con il metro concreto delle risorse portate ai Cittadini Piazzesi in termini di servizi essenziali, di progetti finanziati e realizzati per lo sviluppo delle economie e dell’occupazione. E’ l’ora di stabilire che Piazza Armerina deve diventare una volta per tutte la sede provinciale del turismo del centro Sicilia, salvo che taluni abbiano in mente di spostare anche i mosaici della Villa Romana del Casale (…è ovviamente una battuta!).
Va pure detto che la tracotanza costante nel tempo di certi politicanti piazzesi nel rapportarsi con i paesi vicini ha contribuito all’isolamento politico e strategico, all’interno delle istanze territoriali d’interesse intercomunale, della cittadina normanna.
Una piccola Provincia come quella di Enna avrebbe dovuto già da subito pensare ad un sistema di potere e di palazzi del potere diffuso in tutto il territorio, così come intelligentemente hanno fatto in tante altre province italiane, ma la colpa non è solo di chi negli anni ha provveduto a concentrare poteri in un solo luogo e su pochi uomini, questa responsabilità è anche di coloro che come cavalieri serventi hanno consentito tutto questo in cambio di briciole di potere cadenti dal tavolo del baronetto politico di turno.
E oggi come va? L’andazzo predatorio di certa politica è cambiato?Quale strada prenderà l’Ospedale di Piazza Armerina, quella seguita dalla via ferrata piazzese …ovvero, verrà smantellato?
OGGI dove è andata a finire la scuola per infermieri?
OGGI dove è andata a finire l’Università? Ci sarà, non ci sarà, c’è stata?Mi sembra come il gioco delle tre carte: “Qui non c’è, qui c’è , qui non c’è…dov’è?” …e distratti dai manipolatori la città perde sempre…! (Sic!)
Alla politica di certi servi dico che le questioni di Piazza Armerina io e molti cittadini, stufi di certi chiacchieroni di cose politiche, le vediamo in termini diversi e quasi su tutto. Basta!! Non più una politica di difesa di quello che resta o d’arretramento, vogliamo una Politica Maiuscola che vuole restituito il maltolto, il prestigio della Città dei Mosaici.
L’Ospedale Chiello? Lo storico nosocomio armerino per me non va salvato, ma POTENZIATO all’interno di una spedalità diffusa nel territorio, che viaggino i medici e non gli ammalati….!L’Università? Più Facoltà a Piazza Armerina che deve tornare ad essere Città degli studi..! Basta con le briciole lasciate sul tavolo dai potentati politici di tutti i colori: la Città dei Mosaici merita di più!!
L’appello che noi cittadini-elettori lanciamo ai politici di oggi è quello con il quale il Gen. Cascino sul Monte Santo incitò i suoi valorosi soldati: “ Siate la valanga che sale!”
IV Novembre:Piazza Armerina ricorderà i morti in guerra in occassione della giornata delle forze armate

Foto in alto: La lapide posta sul prospetto della casa dove nacque il generale Antonio Cascino
Espositori di equini e canidi non devono pagare la Cosap. Questa la proposta della giunta Nigrelli alla crisi della fiera del bestiame

Foto in alto: Teodoro Ribilotta assessore alle attività produttive