giovedì 29 aprile 2010

Nigrelli "Ho piena fiducia nella magistratura"

«Ho ricevuto un avviso di garanzia insieme ad alcuni assessori della mia giunta in relazione ad una delibera della fine del 2008 e a una dell’inizio del 2009 con le quali affidavamo a una cooperativa sociale il servizio di pulizia all’interno della Villa romana del Casale e la potatura degli alberi».
È il sindaco Fausto Carmelo Nigrelli in persona che fa questa comunicazione agli organi di informazione a margine della conferenza stampa con la quale è stato presentato il Piano di Zona distrettuale. «Ho voluto darvi subito la notizia – spiega – che ho appena appreso ritirando una raccomandata alla posta, per evitare illazioni e voci incontrollate.»
Di più non spiega il primo cittadino «perché si tratta di atti giudiziari», ma chiarisce «di avere piena fiducia nell’operato della magistratura e di ritenere gli atti predisposti dagli uffici conformi alle normative vigenti e alle modalità precedentemente utilizzate nel Comune per l’affidamento di tali servizi.»
Ad essere sotto analisi da parte degli inquirenti sembra essere, dunque, la modalità di affidamento del servizio di pulizia della Villa romana del Casale che, secondo la convenzione stipulata tra l’Ente locale e Assessorato regionale beni Culturali, viene pagata dal Comune con i fondi del 30%.
A fine 2008 la giunta attuale aveva confermato per un mese il servizio alla stessa cooperativa che lo aveva gestito fino ad allora sulla base di atti prodotti dalla precedente amministrazione.
E infatti, secondo indiscrezioni, anche la giunta precedente avrebbe ricevuto analogo avviso di garanzia per lo stesso motivo e sembra che il tutto sia nato dall’esposto di un’altra cooperativa sociale.
Il reato contestato a una quindicina di amministratori di centro sinistra e di centro destra, tra cui attuali consiglieri comunali di opposizione e amministratori provinciali, sarebbe quello di abuso di ufficio per non avere utilizzato una giusta modalità di affidamento del servizio. La questione ruoterebbe attorno alle deroghe che il Codice degli appalti consente quando i servizi vengono erogati a cooperative sociali che hanno lo scopo di fare lavorare categorie deboli di persone.
«Subito dopo le feste chiederò al Procuratore della Repubblica di essere sentito per fornire tutte le informazioni in mio possesso al fine di chiarire la questione» conclude il sindaco.
Agostino Sella

E’ legittima l’imposizione dell’I.C.I. ai terreni dal momento dell’adozione del P.R.G. Lo decide il Consiglio Comunale

di Andrea Ferlita
L’altro ieri pomeriggio si è svolta la seduta del Consiglio comunale avente per ordine del giorno l’approvazione del nuovo Regolamento dell’ICI: l’amministrazione ha incaricato l’Ufficio tributario di predisporne un nuovo schema in sostituzione di quello vigente approvato dal Consiglio comunale nel 1998 non più adeguato a tutte quelle leggi finanziarie e disposizioni fiscali che si sono succedute dal 1998 in poi. Esso nasce per rendere una maggiore trasparenza dell’azione tributaria del Comune e migliorare il rapporto cittadino/contribuente ed ente pubblico e si diversifica, inoltre, rispetto al precedente per l’intercalazione di completi articolati di leggi per meglio contemplare più casi possibili: per esempio, si è sistemata la questione degli agriturismo o sono stati attenzionati gl’immobili nel centro storico come le categorie più deboli. I 48 artt. di cui si compone il nuovo Regolamento sono stati tutti proposti per la messa a voto ed approvati all’unanimità dei presenti eccetto quelli n. 4, 40 e 47 che sono stati oggetti di trattazione o piccole modifiche. Passa l’art.4 (GAGLIANO astenuto, FIORIGLIO contrario) che sostiene il principio in base al quale un’area è da considerarsi fabbricabile dal P.R.G. adottato dal Comune, indipendentemente dall’approvazione della Regione e dell’adozione di strumenti attuativi del medesimo Comune: per l’I.C.I. sui terreni edificabili è sufficiente, cioè, il P.R.G. adottato. In pratica si è portata in Consiglio la controversia che riguarda l’obbligo o meno di pagare l’I.C.I. su un’area classificata edificabile dal P.R.G. ma priva dell’effettiva possibilità di edificare. Da una parte, la pronuncia della Cassazione n. 21644 del 2004 stabiliva che la possibilità di edificazione diventa effettiva solo se esistono i piani attuativi (piani particolareggiati e di lottizzazioni): l’area non potendo, quindi, ritenersi edificabile non può essere tassata. Dall’altra, la smentita della Commissione provinciale tributaria di Parma nella sentenza 25/2005. Alla fine si è imposto l’indirizzo secondo il quale è legittima l’imposizione dell’I.C.I. ai terreni dal momento dell’adozione del P.R.G. in virtù del fatto che un terreno qualificato come edificabile aumenta già il proprio valore di mercato indipendentemente dalla effettiva possibilità edificatoria (l’I.C.I. và dichiarato e liquidato sulla base del valore di mercato). Art.40: il fondo speciale istituito dal Comune per il miglioramento dei servizi tributari (nella fattispecie potenziamento delle attrezzature e compensi incentivanti al personale) deve essere calcolato nella misura del 20% su l’effettivo riscosso. Art.44: la Giunta municipale, solo e solamente su un’atto d’indirizzo del Consiglio, può differire i termini di versamento I.C.I. in particolari situazioni (vedi calamità naturali). Dopodichè si è passati all’approvazione di tutto il Regolamento che presuppone la sua esecutività.

15 avvisi di garanzia per la gestione del verde alla villa romana del Casale e per la potatura primaverile.

In questi giorni sono arrivati 15 diversi avvisi di garanzia. L'indagine della magistratura di Enna ha messo sotto la lente di ingrandimento alcuni atti dell'attuale giunta guidata da Fausto Carmelo Nigrelli e di precedente guidata dall'ex sindaco Maurizio Prestifilippo.
Ci ha detto Nigrelli
"Oggi ho ricevuto un avviso di garanzia insieme agli assessori della mia giunta presenti in occasione di due delibere di fine 2008 e febbraio 2009. Si tratta di due affidamenti a una cooperativa sociale: quello della manutenzione del verde all'interno dell'area della villa romana del casale e quello per la potatura nella primavera 2009. L'ipotesi di reato è l'abuso di ufficio. Nei prossimi giorni chiederò di essere ascoltato dal dott Ferrotti. In ogni caso ho piena fiducia nell'operato della magistratura e sono anche convinto che gli atti predisposti dagli uffici e votati in giunta siano rispettosi della legge"
Tra qualche ora altre dichiarazioni sulla vicenda.

Poalo Colianni "Soddisfazione per tutte le organizzazioni agricole".

Comunicato Stampa del Deputato MPA all’ARS Paolo Colianni

Grande soddisfazione è stata espressa dal Deputato all’ARS Paolo Colianni all’indomani del 22 aprile, data in cui ha convocato tutte le organizzazioni del settore agricolo. Riunione e confronto resi necessari dalla quasi totale esclusione della provincia ennese dai fondi della Comunità Europea previsti per il POR Sicilia e ammontanti a 220 milioni di euro: a fronte di 1200 domande presentate in tutta la Regione, 170 erano state infatti avanzate nella provincia di Enna. Di queste, il 30% era pervenuto fuori termine e, delle restanti, ne veniva accolta solo 1!
“In qualità di Presidente Vicario della Commissione Parlamentare III, Attività Produttive – ricorda Colianni – ho convocato il Dirigente Generale Interventi per l’agricoltura, Dott.ssa Barresi, il Dirigente dell’ Ispettorato provinciale Agricoltura e Foreste, Dott. Nasello, e tutte le organizzazioni di categoria per far luce su un’interpretazione quanto meno severa delle norme, che penalizza non solo gli operatori del settore, ma anche l’egregio lavoro svolto dagli agronomi della nostra provincia”.

La riunione è andata avanti per ore, considerata la delicatezza del tema, che vede coinvolte risorse fondamentali per lo sviluppo del territorio ennese. Nel corso del dibattito, Colianni non ha mancato di sottolineare con forza le incongruenze che avevano generato il depennamento della quasi totalità delle richieste. Ragioni spesso impugnabili, come autocertificazioni considerate non valide o la mancanza della DIA (denuncia inizio attività), facilmente ricavabile dalla regolare iscrizione delle imprese alla Camera di Commercio. Tuttavia, grazie alla fattiva collaborazione degli astanti, sin dall’inizio dell’assemblea si sono registrati significativi passi in avanti, tanto che le istanze ammesse sono subito passate da 1 a 20. Si è inoltre raggiunto l’accordo per la presentazione dei ricorsi da parte degli agricoltori penalizzati, che potranno richiedere l’ammissibilità e l’accoglimento della proprie pratiche, che dovrebbero così salire a circa una sessantina.
“Sono molto soddisfatto – conclude il Deputato ennese – che questa iniziativa abbia prodotto disponibilità immediata da parte della Dottoressa Barresi. Un atteggiamento produttivo, importante per convogliare risorse economiche significative per l’intero territorio della nostra provincia”.

PD. In 9 gestiranno la fase precongressuale

Piazza Armerina. Una commissione di 9 componenti per gestire il congresso del partito democratico piazzese. E’ questa la decisione presa per portare a termine la fase congressuale del partito di Gianluigi Bersani. I nove dovranno essere gli accompagnatori del partito per arrivare a definire le linee strategiche che porteranno al congresso previsto per giugno. Un’assise quella democratica, più volte annunciata negli scorsi mesi e ripetutamente rimandata anche a causa delle dimissioni di Sandra Tigano, ex coordinatrice della forza politica. La scelta dei nomi ha rispecchiato il vecchio riferimento alle aree politiche del partito. Infatti dei nove componenti nominati tre appartengono all’area Lumia-Crocetta, tre all’area Bersani e tre all’area Franceschini. Ecco i nomi: Arcangelo Costa, Giuseppe Capizzi e Maria Grasso dell’area Bersani, Ranieri Ferrara, Benedetto Napoli e Tatiana Falcone per l’area Lumia-Crocetta, Riccardo Calamaio, Giuseppe Campisi e Pippo Russo per l’area Franceschini. Insomma, una divisione che rappresenta le anime del partito anche se pare che a qualche componente sia venuto il mal di pancia in quanto sostiene di non essere rappresentata. Adesso i nove politici dovranno seguire la fase del tesseramento che porterà all’elezione del nuovo segretario. I nuovi equilibri, probabilmente avranno anche un’influenza sulle presenze in giunta. Anche se, ad onor del vero, fino ad oggi il sindaco Fausto Carmelo Nigrelli, ha evitato di parlare di possibili cambiamenti della compagine assessoriale difendendo l’operato dei 7 uomini della sua giunta tutti appartenenti al partito democratico. Forse però, questa volta Nigrelli, non potrà più resistere alle pressioni del partito e probabilmente opererà qualche aggiustamento per rivitalizzare qualche settore che fino ad oggi è sembrato sotto tono. A rivendicare maggiore visibilità ci sarà probabilmente l’area riconducibile a Lumia e Crocetta, rappresentata a Piazza Armerina da Franco Ferrara che fino ad oggi è stata critica nei confronti dell’amministrazione Nigrelli.

Agostino Sella

Presentato il piano di zona

di Andrea Ferlita
Piazza Armerina. Presentato il nuovo piano di zona del distretto socio sanitario 24. Alle ore 10.30, ieri mattina, nella sala delle luci del comune piazzese erano presenti i rappresentanti dei Comuni di Piazza Armerina, Barrafranca, Pietraperzia ed Aidone, il direttore del distretto la dott.ssa Rubicondo e il dirigente del 4° settore Solidarietà il Francesco Galati. Inizia ad illustrare il Piano il Sindaco del Comune capofila, Fausto Carmelo Nigrelli di cui opera una completa disamina. Dice Nigrelli: “il Piano di Zona è uno strumento usato in tutto il Paese che serve ad organizzare i servizi sociali in un ambito territoriale pluricomunale. Rivolgendosi alle fasce sociali più deboli in un momento di crisi come il nostro, costituisce per la amministrazione motivo d’orgoglio perché è stato uno dei 16 piani approvati dalla Regione Siciliana tra i 55 presentati. Dimostrando, quindi, la bontà della nostra offerta”. Dice ancora Nigrelli: “la popolazione immigrata presente all’interno del distretto è del 2% mentre raggiunge circa il 5% nel nostro Comune. Ciò dimostra come la nostra fascia di territorio, pur non essendo particolarmente ricca, risulta una meta preferita da chi proviene dai paesi extra-comunitari: questo fatto c’induce giustamente a farci carico del problema dell’accoglienza e dell’ospitalità”. Ha dichiarato la dottoressa Rubicondo: “il Piano, proprio perché concepito per rispondere alle esigenze delle categorie più deboli rappresenta un’integrazione tra i servizi sanitari e quelli sociali al di là delle strette competenze del distretto sanitario”. Il sindaco di Aidone ha sottolineato i tanti disagi che affliggono la sua comunità: “è una lotta senza quartiere che richiede il superamento di logiche strettamente campanilistiche”. L’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Barrafranca Stella Marino mette in evidenza come “nella fase di elaborazione progettuale del Piano si è sentita l’esigenza di pianificare tale strumento mettendo da parte ogni finalità prettamente politica e badando solamente alla sua utilità funzionale”. Il sindaco di Pietraperzia Caterina Bevilacqua invece ha dichiarato: “ben venga il Piano perché il Sindaco si trova spesso impossibilitato a dare concreta risoluzione ai problemi prospettati dai singoli cittadini. Mentre il Piano rappresenta, appunto, una risposta “corale” ai bisogni della collettività. Queste le parole di Lina Grillo assessore alle Politiche Sociali del Comune piazzese: “in un momento delicato della fase di bilancio, quello della spesa sociale costituisce una voce particolarmente delicata. Le 10 schede che riepilogano le azioni progettuali del piano di zona “sintetizzano ed interagiscono con le emergenze del territorio precedentemente analizzate. Aggiunge ancora: la novità di questo Piano consiste nell’aver individuato esattamente tutti i rappresentanti della solidarietà organizzata intorno ai tavoli tematici. Conclude il Francesco Galati rilevando l’aspetto altamente professionale del momento di elaborazione del Piano e come questo rappresenta un’integrazione socio-sanitaria sul piano dell’erogazione dei servizi ma anche pubblica-privata su quello dei finanziamenti.


Barcellona-Inter 1-0 ---> Inter in finale di Champions League

Una squadra di eroi che hanno dato il sangue per la causa. Così Josè Mourinho descrive la partita disputata dalla sua Inter al Camp Nou di Barcellona. Contro i blaugrana, i nerazzurri hanno perso 1-0 (dopo il 3-1 ottenuto allandata a San Siro) e sono approdati alla finalissima di Champions League 38 anni dopo l' ultima volta...clicca qui..

A scuola....

Gli insegnanti spiegano, educano, consigliano e ...rimproverano

Per favore ragazzi, un attimo di concentramento !

Professoressa, oggi la vedo raggiosa !
Non si dice raggiosa, si dice radiante ! ...clicca qui..