«Ho ricevuto un avviso di garanzia insieme ad alcuni assessori della mia giunta in relazione ad una delibera della fine del 2008 e a una dell’inizio del 2009 con le quali affidavamo a una cooperativa sociale il servizio di pulizia all’interno della Villa romana del Casale e la potatura degli alberi».
È il sindaco Fausto Carmelo Nigrelli in persona che fa questa comunicazione agli organi di informazione a margine della conferenza stampa con la quale è stato presentato il Piano di Zona distrettuale. «Ho voluto darvi subito la notizia – spiega – che ho appena appreso ritirando una raccomandata alla posta, per evitare illazioni e voci incontrollate.»
Di più non spiega il primo cittadino «perché si tratta di atti giudiziari», ma chiarisce «di avere piena fiducia nell’operato della magistratura e di ritenere gli atti predisposti dagli uffici conformi alle normative vigenti e alle modalità precedentemente utilizzate nel Comune per l’affidamento di tali servizi.»
Ad essere sotto analisi da parte degli inquirenti sembra essere, dunque, la modalità di affidamento del servizio di pulizia della Villa romana del Casale che, secondo la convenzione stipulata tra l’Ente locale e Assessorato regionale beni Culturali, viene pagata dal Comune con i fondi del 30%.
A fine 2008 la giunta attuale aveva confermato per un mese il servizio alla stessa cooperativa che lo aveva gestito fino ad allora sulla base di atti prodotti dalla precedente amministrazione.
E infatti, secondo indiscrezioni, anche la giunta precedente avrebbe ricevuto analogo avviso di garanzia per lo stesso motivo e sembra che il tutto sia nato dall’esposto di un’altra cooperativa sociale.
Il reato contestato a una quindicina di amministratori di centro sinistra e di centro destra, tra cui attuali consiglieri comunali di opposizione e amministratori provinciali, sarebbe quello di abuso di ufficio per non avere utilizzato una giusta modalità di affidamento del servizio. La questione ruoterebbe attorno alle deroghe che il Codice degli appalti consente quando i servizi vengono erogati a cooperative sociali che hanno lo scopo di fare lavorare categorie deboli di persone.
«Subito dopo le feste chiederò al Procuratore della Repubblica di essere sentito per fornire tutte le informazioni in mio possesso al fine di chiarire la questione» conclude il sindaco.
Agostino Sella