Il Sindaco Nigrelli interviene sulla proposta di accorpamento delle province



La proposta di accorpamento delle province con meno di 300 mila abitanti studiata per aggirare i contenuti del titolo V della Costituzione come modificata qualche anno fa, mi trova in disaccordo pur essendo io favorevole all’abolizione delle province, al punto che non ho condiviso la scelta del mio partito, il PD, di non votare in Parlamento l’atto di indirizzo per la loro cancellazione.
Sono convinto che l’Ente provincia così com’è non sia utile: troppa è la sproporzione tra i compiti affidati e i costi della macchina burocratica (molto superiori ai costi delle amministrazioni e dei consigli). I funzionari delle province sono spesso sottoutilizzati proprio per le ridotte competenze che l’Ente possiede. E d’altra parte il legislatore nazionale e regionale non ha mai inteso ampliare o rafforzare tali competenze: la raccolta dei rifiuti, piuttosto che il sistema idrico integrato, piuttosto che lo sviluppo turistico dei territori non sono stati affidati alle province, ma ad altri enti (consorzi di comuni, in genere) che hanno quello specifico scopo.