mercoledì 14 dicembre 2016
Murales alla scuola dell'infanzia Peter Pan

Ecco uno scatto durante i lavori
inaugurazione mostra palazzo Trigona
Il Presidente MIRA 1163Galati
Il record di Angelino Alfano: 2500 giorni al governo

Il record di Angelino Alfano: 2500 giorni al governo
Il giuramento di ieri sera, per Angelino Alfano, precede una ricorrenza: in queste ore il neo-ministro degli Esteri, già ministro dell'Interno e vicepremier, già Guardasigilli, compie i 2.500 giorni al governo. Cambiano gli esecutivi, cambiano i presidenti del consiglio, lui c'è sempre. Fu promosso da Berlusconi, che lo volle pure coordinatore del Pdl a dispetto della presunta mancanza del "quid", è stato rilanciato da Enrico Letta (ricordate l'Abc, Alfano-Bersani–Casini?), è stato alleato fedele di Matteo Renzi, diventa capo della diplomazia italiana con Paolo Gentiloni. Tanto di cappello al nuovo signor Rieccolo, alla riedizione 2.0 di Amintore Fanfani: a soli 46 anni il deputato agrigentino ha una confidenza con il potere da fare invidia ai vecchi democristiani della sua zona. La sua permanenza sulle poltrone ministeriali, per dire, ha già superato quella di Calogero "Lillo" Mannino. Scusate se è poco. Avanti, Angelino, senza sosta. Con il passo felpato e il tweet quasi quotidiano. Con un'incomparabile capacità di tenere a galla la sua piccola navicella a trazione siciliana e, a bordo di essa, di far sopravvivere se stesso. Più forte di tutto: delle bordate quotidiane di Salvini sull'immigrazione ma anche di piccoli e grandi scandali, come l'intrigo Shalabayeva e il più domestico caso del fratello Alessandro, beneficiario di un incarico dorato alle Poste a dispetto di un curriculum malfermo. (Emanuele Lauria)
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Minkia ma siamo pazzi. Musei regionali chiusi a Natale! Altri che turismo, siciliani idioti.
L'attacco di Miceli, Pd: "Non vogliamo una Sicilia che rifiuta i turisti". L'assessore si difende: "I numeri ci danno ragione"
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Maurizio Prestifilippo rieletto presidente della Confcommercio.
Il neo eletto Prestifilippo ha poi toccato il tema della difficoltà di interlocuzione con le istituzioni: «Con la confusa decisione della Regione Sicilia di sopprimere le province - ha detto Prestifilippo – anche a Enna si è creato un pericoloso vuoto istituzionale. In questo clima di incertezza, in mancanza delle istituzioni, la regia del territorio e le azioni di sviluppo devono passare attraverso una forte collaborazione tra le Associazioni di categoria e i Sindacati dei lavoratori. Siamo consapevoli della necessità - ha aggiunto il Presidente - di dover continuare il lavoro di interazione politica con gli altri sindacati del commercio, dell`agricoltura e dell`artigianato, per concordare le linee principali di una “vertenza Enna” che dovremo condividere con i sindacati CGIL, CISL e UIL e con le istituzioni locali».