
Piazza Armerina. Finisce la campagna  elettorale e 
la Villa  Romana del Casale torna ad essere chiusa il lunedì. Infatti,  all’improvviso, senza nessuna comunicazione ai tour operator, agli operatori del  turismo, agli alberghi, solo attraverso una comunicazione in un sito internet  della regione siciliana, si apprende che dal 28 aprile il sito archeologico sarà  chiuso il primo giorno della settimana. Mentre i politici tacciono ed  acconsentono, gli operatori turistici sono sul piede di guerra. “Ci stanno  facendo impazzire – dice 
Sebastian Mattia, il più famoso  “pierre” della città dei mosaici – cambiano idea ogni settimana ed i tour  operator si sentono presi in giro. Stanno causando danni incalcolabili  all’economia locale. Capisco che ci sono dei lavori. Ma tutto si potrebbe  organizzare meglio, tenendo aperto solo una parte della villa. Invece – continua  
Sebastian  Mattia - ogni settimana direzioni lavori e assessorato  regionale cambiano idea senza avvisare chi lavora con il turismo. Veramente non  c’è rispetto per chi ogni giorno si suda il suo stipendio”. Poi Mattia, che è  stato migliore “pierre” della riviera romagnola tra il 1999 e 2005, da uno  schiaffo all’organizzazione del turismo siciliano. “Ho lavorato 12 anni a  Rimini, con i migliori operatori del turismo – dice 
Sebastian Mattia – in Romagna una  organizzazione di questo tipo sarebbe inconcepibile. Forse anche per questo il  turismo siciliano è qualche decennio indietro rispetto a quello romagnolo pur  avendo migliaia di attrazioni culturali in più”. L’affermato “pierre”, che da un  paio d’anni è tornato a lavorare nella sua città non nasconde la delusione e la  possibilità di tornare in Romagna. “Questa disorganizzazione poi ci porta a non  far bene il nostro lavoro e a non rispettare gli impegni con i nostri fornitori.  Proprio per questo motivo – continua Mattia – molti tour operator stanno  cambiando le loro destinazioni per evitare il balletto delle chiusure”.  Peraltro, diverse strutture ricettive e che operano nel campo del turismo, si  stanno preparando a chiedere il risarcimento danni alla regione siciliano,  proprio per i danni causati dalle improvvise aperture e chiusure senza nessun  preavviso. “E’ veramente strano – conclude Mattia – c’era la campagna elettorale  per le regionali e la villa è rimasta aperta nonostante il periodo di piena.  Adesso, che maggio è il mese con il maggior numero di presenza la villa chiude.  E’ finita però la campagna elettorale. Questa – conclude Mattia – è una cosa  tutta siciliana. Spero solamente che chi si è reso protagonista di questo atto  di chiusura faccia un passo indietro perché, continuando così, il turismo  siciliano può solo peggiorare”.