mercoledì 25 giugno 2008

Bascetta chiede il sequestro del materiale elettorale. L'ufficio "tutto ok"

Piazza Armerina. “Chiediamo il sequestro del materiale elettorale”. Lo dicono tutti i candidati al consiglio comunale e provinciale del PLC il partito comunista dei lavoratori insieme al loro leader Luigi Bascetta. Ma la risposta dell’ufficio elettorale con il suo dirigente, il dottor Guglielmo Chiello, è perentoria. “Nei verbali tutto è sembrato regolare. Ho consegnato già i verbali dei presidenti alla prefettura di Enna”. Insomma, anche se pare tutto nella norma, il Partito Comunista dei Lavoratori non ci sta e presenta un esposto denunzia a firma di tutti i candidati al consiglio provinciale e comunale al Ministero degli interni, alla procura della repubblica ed alla prefettura di Enna. Secondo gli uomini di Luigi Bascetta ci sono state diverse irregolarità nelle procedure di voto. Però, su oltre 14 mila elettori c’è stata soltanto una scheda contestata. I vari rappresentanti di seggio, non hanno quindi, durante le operazioni di spoglio, comunicato nessuna irregolarità. Adesso a valere sono solo i verbali, che secondo l’ufficio sono regolari. Se qualche candidato volesse procedere ad eventuali contestazioni l’unica via possibile è quella del ricorso al Tar. PCL, comunque, descrive così alcune delle irregolarità nell’esposto denuncia “presenza tra i componenti delle commissioni di seggio di parenti di primo grado dei candidati stessi; la presenza continua, imperterrita e costante all’interno dei seggi di candidati e di parenti di candidati con mazzetti e blocchetti di facsimili; la presenza costante e continua di autovetture costellate e ricoperte da simboli e da manifesti propagandistici davanti alle sezioni di seggio, sempre tutto accadente davanti al personale delle forze dell’ordine distaccato per l’occasione (vedi scuola Chinnici, San Pietro, Teatini, Capuana, ecc.); il trasporto di schede timbrate e non segnate da una stanza all’altra nelle mani di scrutatori che adducevano poco credibili motivazioni di informazioni presso altri presidenti di seggio più ferrati e informati; la presenza, proprio al momento della conta, di una cinquantina di persone, tra le quali alcuni candidati e semplici cittadini, all’interno della sez. 23; l’assegnazione di voti di preferenza ad omonimi come nel caso della sez. 24 di un voto che recava il nome di Arena Francesco detto Franco e assegnato a Arena Valentino. “Per tutte queste ragioni – conclude l’esposto - si chiede che la magistratura sequestri, controlli l’intero materiale elettorale, disponga il ricalcolo di tutte le schede valide e nulle e, in caso di riscontro di brogli e di illeciti, disponga l’annullamento della consultazione con il rifacimento della stessa”

Agostino Sella