martedì 30 settembre 2008

Concetto Prestifilippo conclude il suo mandato di segretario del PD

comunicato stampa 30 settembre 2008 del PD

“L’apertura della fase congressuale sancisce la scadenza naturale del mandato conferitomi”. E’ stata questa la notifica del segretario Concetto Prestifilippo, ratificata giunta a conclusione del direttivo cittadino del Pd armerino.

“Lo scorso mese di marzo mi è stato assegnato l’incarico di guidare il Pd armerino fino all’apertura del dibattito congressuale – aggiunge ancora il segretario Pd -  Impegno che ho onorato nel corso di questi mesi giungendo adesso alla sua naturale conclusione. Per incarnare fino in fondo il mio tratto antipatico e didascalico, ricordo che il mandato nel diritto romano era un contratto. Si conferiva un incarico ad un soggetto che si impegnava ad eseguirlo gratuitamente. Il mandato aveva un solo interesse: quello del mandante, mea gratia. Il mio mandante è stato il Partito democratico armerino. Ho cercato di onorare questo incarico con modestia di toni e di contenuti. Con il concorso di tanti, siamo adesso il primo partito cittadino, contiamo su un gruppo consiliare unico che ha la maggioranza in consiglio, abbiamo eletto il presidente del consiglio, approvato una variazione di bilancio di valore fondante. Senza dimenticare la vittoria alle ultime ammistrative in assoluta controtendenza. E’ ovvio che sono stati traguardi raggiunti con l’impegno di tutti i militanti, gli organismi direttivi ed i consiglieri comunali. A tutti il mio riconoscimento e la mia gratitudine. Un particolare ringraziamento lo devo ad alcuni dirigenti. Persone che mi hanno dato la possibilità di rivisitare  una pagina politica che pensavo sedata: quella della passione”.

Si apre dunque la fase del tesseramento  che condurrà a gennaio al  primo congresso del Pd armerino.

“Abbiamo formalmente avviato la fase del tesseramento che si concluderà il 31 dicembre – aggiunge Prestifilippo - Spero che la nostra campagna di tesseramento possa contare su adesioni che non provengano esclusivamente dalle due aree fondanti: quella ex democristiana e quella ex comunista. L’auspicio è che questa città possa presto diventare un laboratorio politico e ottenere il prestigio adeguato. Ci terrei a precisare a scanso di equivoci, che non si tratta di dimissioni, abbandoni o fughe. Guadagno l’uscita in punta di piedi, così come è avvenuto al momento del mio incarico. Mi sono intrufolato all’interno di un dibattito interno acceso pigiando il tasto della pausa. Una pausa lunga quattro tornate elettorali ed il varo di una nuova amministrazione cittadina. Adesso premiamo il tasto play e facciamo ripartire la macchina del confronto programmatico e di idee”.