Piazza Armerina. Ritorna l’incubo “monnezza” nella città dei mosaici. Mezzi fermi per mancanza di carburante. Operai che non possono lavorare. Insomma ritorna l’emergenza rifiuti e questa volta non si intravede nessuno spiraglio. Il comune governato dal sindaco Carmelo Nigrelli, ha già anticipato ben un milione e mezzo di euro nelle casse di Sicilia Ambiente. Adesso i rubinetti si sono chiusi. A parlare Rosario Scimone, capo degli uffici della ragioneria della città dei mosaici. “Non abbiamo più soldi da anticipare a Sicilia Ambiente. Anzi abbiamo chiesto un incontro per cercare di mettere in essere un piano di rientro. Abbiamo a più riprese anticipato denari a Sicilia Ambiente che hanno permesso fino ad oggi di tenere pulita la nostra la città. Fino ad oggi abbiamo sborsato a circa un milione e mezzo di euro. Questi soldi – continua Scimone – devono ancora ritornare alle casse del comune”. La situazione è critica. I cassonetti sono già stracolmi di immondizia. Fortunatamente il clima è rigido. Pertanto, almeno fino ad oggi non si scatenano cattivi odori. Per azionare i mezzi di Sicilia Ambiente occorrono circa 4.200 euro di carburante ogni 15 giorni e una cifra intorno ai 20 mila euro di assicurazione. Più volte le casse della città dei mosaici sono servite per tappare le difficoltà economiche della società ennese e del sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Fino ad oggi, la città è stata tenuta pulita, grazie all’anticipo delle somme comunali, che hanno permesso, tra le altre cose, di pagare gli stipendi a circa 50 operai. Adesso, però, il comune non ha i soldi per anticipare ulteriori spettanze. Gli operai di Sicilia Ambiente, hanno ricevuto i loro emolumenti mensili fino a dicembre 2008. Mancano nelle loro tasche gli stipendi di gennaio. Loro, nonostante tutto, sono pronti a lavorare, ma paradossalmente, non hanno i mezzi necessari per poter svolgere le loro mansioni. Una storia, come tante, che dimostrano la cattiva gestione dei rifiuti in Sicilia.
Agostino Sella
Agostino Sella