giovedì 26 novembre 2009

Proteste dei cittadini piazzesi davanti l'ufficio di AcquaEnna sito in via Generale Ciancio

Ancora proteste e lamentele dei cittadini piazzesi (vedi foto) dinnanzi agli uffici di acqua enna siti in via Generale Ciancio. Ancora una volta al centro delle critiche le modalità di ricevimento al pubblico decise dalla società che gestisce le pratiche dell’acqua della città “E’ vergognoso che si tenga aperto per un solo giorno un ufficio che deve soddisfare migliaia di richieste legittime dei cittadini piazzesi. Siamo in fila da parecchie ore con il rischio che alle 13.00 gli impiegati si affacciano sulla soglia delle porta per comunicarci: ci spiace il nostro servizio è finito tornate la prossima settimana. A chi dobbiamo rivolgerci?” Non è la prima volta che si verificano simili episodi di protesta da parte di cittadini che devono attendere parecchi ore prima che possano mettere piede all’interno dell’ufficio e parlare con gli addetti di acqua enna. Il servizio vede la presenza di due impiegati e rimane aperto solo un giorno alla settimana: Mercoledì dalle ore 8.30 alle 13.00, si leggeva ieri in un biglietto posto sulla porta d’ingresso. Bastano poche ore per radunare davanti all’uscio dell’ufficio di acqua enna una fila numerosa e molte delle richieste o pratiche all’esame degli impiegati richiedono parecchi minuti con il risultato che all’ora di chiusura e dopo un’attesa estenuante i cittadini si vedono rispondere a tono: scusate sono le 13! Si chiude. “E’ vergognoso che nessuno riesce a far rispettare i nostri legittimi diritti. - ci dichiara uno dei tanti cittadini in fila - facciamo appello ancora una vota al sindaco Nigrelli e a tutti i venti consiglieri comunali affinché si possa fare pressione agli organi competenti per far aprire l'uffico al pubblico almeno due volte la settimana. Bisogna far rispettare anche i diritti dei cittadini a cui non si può solo chiedere di pagare dei servizi quanto nessuno è in grado di far funzionare in modo efficiente un solo ufficio preso d’assalto il mercoledì. E’ vergognoso!”