mercoledì 18 novembre 2009

Chiara Scollo, amministratore CSA. "nonostante mille difficoltà l'utilizzo del bus urbano è in crescita".

Registro con piacere che l’improvviso interesse per la mobilità cittadina ha finalmente rivolto i riflettori anche sul servizio di trasporto pubblico locale della nostra città.
Da circa nove anni rappresento l’azienda che gestisce il servizio e mi preme affermare che, in tutti questi anni, in qualità di amministratore unico, ho sempre cercato di collaborare ai massimi livelli con l’amministrazione pubblica, pur tra mille difficoltà e scarsità di mezzi economici.
Nonostante tutto, il trend di utilizzo del bus urbano è in costante crescita.
Ho spesso manifestato l’impegno di adeguare il servizio di trasporto urbano alle esigenze dei cittadini, con l'intento di dare più copertura territoriale e sostenibilità sociale ed ambientale ad un servizio così essenziale; ma in tale contesto, non ho avuto un referente, nella pubblica amministrazione, stabile nel tempo, con il quale prendere in considerazione le aspettative dei cittadini-utenti, con la conseguenza, purtroppo, di non poter così contare su alcun appoggio e/o confronto per realizzare tragitti più rapidi ed efficienti.
Ci preme ricordare rispettosamente ai cittadini di Piazza Armerina che la CSA Trasporti Urbani ha attivato il servizio dove non c’era, per l'Ospedale e per il quartiere di Santa Croce.
Al quartiere Monte, poi, viste le richieste degli abitanti era stato attivato in via sperimentale un servizio, che aveva come itinerario le vie Crocifisso, San Martino, via Costa vallone di Riso etc…, che purtroppo si è dovuto dismettere per per mancanza di sostegno economico da parte del Comune.
Per non parlare, poi, dei maggiori benefici che avrebbe apportato il progetto di “sdoppiamento” della Linea B, consistente nella progressiva implementazione di una rete a nodi, (monte- casalotto- nord- sud) con una zona di interscambio auto/TPL nei pressi del parcheggio di Piazza Europa.
Senza la collaborazione e senza la disponibilità degli attori istituzionali, la predisposizione di qualsivoglia studio di fattibilità da parte dell’azienda di trasporto non porta a nulla, ancor di più se le scelte per migliorare la mobilità, come le strisce blu, che riteniamo necessarie, non vengono concertate.
Chiara G. Scollo ( amministratore CSA)