martedì 10 novembre 2009

Vincenzo Mudaro rieletto segretario provinciale della UIL

NOTA STAMPA
Troina, 10 Novembre ’09 “Lavoro, Equità, Solidarietà per uscire dalla crisi… per un futuro migliore”. Congresso provinciale UIL Enna alla Cittadella dell’Oasi di Troina.

La UIL di Enna ha tenuto questa mattina, nel suggestivo scenario della Cittadella dell’Oasi di Troina, il suo XV congresso provinciale che ha visto riconfermata la scelta di Vincenzo Mudaro come Segretario Generale. L’appuntamento, presieduto dal Segretario Regionale UIL Sicilia Claudio Barone, ha registrato la presenza di numerose autorità istituzionali locali e l’intervento conclusivo del Segretario Organizzativo Nazionale UIL Carmelo Barbagallo. Durante i lavori il Segretario Mudaro ha illustrato in maniera attenta e puntuale la situazione di recessione economica e produttiva in cui versa la provincia di Enna: la battuta d’arresto che sfianca i settori dell’edilizia e dell’agricoltura, il ricorso alla cassa integrazione, se non addirittura al licenziamento, come uniche opportunità per le micro imprese presenti sul territorio, la vicenda controversa dell’ATO e l’indifferenza del governo regionale che storna altrove somme destinate alla provincia.
“La provincia di Enna è ancora caratterizzata da un utilizzo insufficiente delle sue risorse più importanti: quelle naturali, ambientali e storico-culturali, che rappresentano potenziali fattori di attrazione di flussi turistici, di creazione d’impresa e di nuovi posti di lavoro; le produzioni tipiche del territorio, ancora poco presenti sui mercati nazionali ed internazionali; le risorse umane, caratterizzate da una rilevante presenza di profili professionali ad alto livello di scolarizzazione” afferma il Segretario Vincenzo Mudaro che vede nel consolidamento di un tessuto imprenditoriale aperto alla innovazione e alla competizione, nell’attrazione di nuovi investimenti e nella valorizzazione delle specificità produttive, culturali, ambientali delle nostre zone le tre priorità strategiche per il raggiungimento degli obiettivi di crescita.
“Un modello di sviluppo, quello a cui tendere, che punta la sua attenzione sui forti, reali protagonisti del progresso, senza dimenticare i deboli, indispensabile moltitudine con la quale si sviluppa il benessere, attraverso la convivenza delle diversità in una sintesi di reciprocità fra le potenzialità e i valori dei forti e quelli dei deboli ”.