E’ difficile riuscire a spiegare e scrivere cosa si prova dinnanzi al Vessillo della Patrona della Città e della Diocesi Maria Santissima delle Vittorie. Ieri bastava leggere gli occhi dei piazzesi che si sono recati al Museo Diocesano per rendergli visita. Non voglio entrare nel merito delle polemiche se è stato giusto o meno spostare il Vessillo dalla Cattedrale al Museo. Ma sottolineare l’affetto, l’amore, la fede dei piazzesi verso la loro Regina Madre. Poterla vedere così vicino, poterla ammirare nella sua semplice ma straordinaria bellezza è stata un’emozione indescrivibile. Il suo Viso i suoi Occhi hanno incrociato, colpito e segnato i cuori del suo popolo di fedeli: i suoi amati piazzesi. L’emozione è esplosa in un naturale applauso, ieri mattina, quando la dott.ssa Maria Katja Guida, della soprintendenza di Enna, ha accompagnato, insieme a S.E. il vescovo Michele Pennini, le Autorità presenti all’inaugurazione della mostra, nella sala ove è posta la Patrona. L’emozione si leggeva negli occhi e nelle parole dell’autrice del libro “La Madonna delle Vittorie a Piazza Armerina”. Quasi sottovoce, come a non voler disturbare la Patrona, ha spiegato ai presenti l’importanza del Vessillo sul piano iconografico, artistico e storico. Maria Katja Guida non è piazzese, ma nelle sue parole si leggeva un forte rispetto verso il Vessillo della Patrona di Piazza e sopratutto verso i piazzesi, custodi gelosi della propria tradizione popolare e di fede che hanno sempre manifestato, nei secoli, a Maria Santissima delle Vittorie. Quasi a sentirsene proprietari esclusivi. Quel Vessillo contiene dentro la storia della nobile città di Piazza. Quel Vessillo è indissolubilmente legato all’identità culturale e religiosa della nostra città. Piazza Armerina in quel Vessillo racconta tutta se stessa: le tradizioni popolari e le leggende che arricchiscono di contenuto l’amore la fede e la preghiera dei fedeli verso la Patrona. I miracoli di Maria Santissima delle Vittorie, raccontati dagli storici in numerosi libri a partire dal seicento, secolo in cui inizia quel processo di diffusione del culto della Vergine delle Vittorie volute dalla Controriforma Cattolica, sono l’aspetto centrale sottolineato negli interventi della dott.ssa Katja Guida e dal responsabile dell’ufficio dei Beni culturali della Diocesi padre Paci “Abbiamo voluto che il Vessillo della Patrona venga posto per un solo giorno in Cattedrale, all’interno del suo tempio, il prossimo 11 gennaio per ringraziare la Madonna per la protezione che ha sempre offerto alla sua città. Giorno 11 gennaio perché ricorre l’anniversario del terribile terremoto (11 gennaio 1693-11 gennaio 2010) che distrusse due terzi di Sicilia lasciando sostanzialmente intatta Piazza Armerina. Quel giorno la nostra Patrona - dichiara padre Paci - tornerà in Basilica ove sarà celebrata una Santa Messa dal Vescovo S.E. Michele Pennini. Per l’intera giornata il popolo dei fedeli potrà pregare per la nostra Madonna delle Vittorie, ringraziarla per l’amore, la protezione e i miracoli di cui si è resa e si rende protagonista.”