lunedì 18 gennaio 2010

Deportivo Don Bosco avanti tutta. Battuto 8 a 5 il Mazzarino.

Piazza Armerina. Deportivo Don Bosco avanti tutta. Bella vittoria della squadra del presidente Marco Incalcaterra che milita nel campionato di serie D di Calcio a 5. La squadra piazzese nella penultima di andata ha battuto il più quotato quintetto di Mazzarino con il risultato di 8 a 5. Una gara che ha visto la partecipazione corale di tutti i ragazzi della squadra salesiana. Dice il capitano Filippo Giongrande “Abbiamo fatto una grande gara. Il Mazzarino aveva un tasso tecnico più alto del nostro ma grazie al nostro gioco ed allo spirito di gruppo siamo riusciti ad ottenere una straordinaria vittoria. Siamo riusciti ad impiegare nella partita ben 10 giocatori e tutti hanno dato un contributo importantissimo”. I gol sono stati messi a segno da Danilo Larganà che ha realizzato una tripletta, da Alessio Refano autore di una doppietta, un gol a testa hanno segnato Andrea Mulè, Giovanni Arancio ed Ermes Rivoli. Autore di una grande prestazione è stato Giuseppe Tombino, appena 17settenne, protagonista ottimo in fase di interdizione. Adesso la Deportivo è a quota nove punti con tre vittorie. “Questo per noi – dice il presidente della società Marco Incalcaterra - è un campionato di sperimentazione. I nostri ragazzi hanno tutti dai 17 ai 20 anni e non sono abituati a calcare campi di campionati federali dove ci sono giocatori che hanno esperienza. Questo è un campionato che serve per fare esperienza e migliorare sia sotto l’aspetto sportivo che umano”. Adesso la Deportivo deve affrontare l’ultima di andata incontrando l’Armerina Mosaici allenata da Gino Avola che sta facendo un ottimo campionato. Un derby importante per la città dei mosaici, che si svolgerà sabato alle ore 15 al palasport Ferraro. Questi i ragazzi della Deportivo nella foto. In alto a sinistra Andrea Mulè, Giovanni Arancio, Andrea Palma, Danilo Larganà, Totò Di Natale, Damiano Salvaggio. Seduti da sinistra. Achille Azzolina, Ismaele Palumeri, William Lauria, Ermes Rivoli e Giuseppe Trombino.
Agostino Sella