giovedì 11 febbraio 2010

Nuovi particolari emrgono dall'omicidio suicidio di contrada Ciavarini.

Una sola coltellata alla gola è bastata ad uccidere Jacona Dimitru la donna rumena di 35 anni. L’autore dell’efferato omicidio Salvatore Canì poi si è tolto la vita impiccandosi. Nuovi particolari emergono dall’omicidio suicidio avvenuto intorno alle 16 di lunedì. Un omicidio efferato per la sua modalità di esecuzione e particolarmente violento. I due ex conviventi erano giunti a bordo della fiat punto Rossa nella masseria di Salvatore Canì, sita in contrada Ciavarini. Giunti sul luogo, Salvatore Canì ha probabilmente tentato di recuperare un rapporto sentimentale con la vittima. Pochi minuti e poi la tragedia. Ai rifiuti della giovane donna il Canì è prima passato alle minacce poi colto da un raptus di follia ha inseguito la donna e tagliata la gola della giovane rumena impugnando un coltello con una lama di trenta centimetri circa. Uccisa la sua ex convivente Salvatore Canì ha messo in atto un rito macabro. Trascina la giovane donna, il cui viso era irriconoscibile per il copioso sangue che sgorgava dalla profonda ferita inferta alla gola, sotto un albero di fichidindia e messa una corda attorno al collo ha posto la giovane rumena, ormai moribonda, seduta. Quasi come se volesse che la sua ex convivente assistesse ad un comune destino fatto di sangue e morte. Pochi attimi e Salvatore Canì presa una corda l’ha posta attorno ad un grosso albero di noce che stava a pochi metri della scena del delitto. Ha fatto il cappio e salito sopra un ramo si è lanciato verso la morte per soffocamento che è sopraggiunta in pochi minuti. Non sembrano esserci più dubbi sul movente del delitto che trova la sua ragione nei contrasti sentimentali tra i due. Lo stesso capitano dei Carabinieri Michele Cannizzaro dai diversi interrogatori di amici e parenti sembra ormai orientato su questa pista passionale che dovrebbe portare a chiudere le indagini, assunte dal sostituto procuratore della repubblica di Enna Marcello Cozzolino, in breve tempo. Da parecchi giorni che Salvatore Canì tentava di mettersi in contatto con la giovane vittima che aveva deciso di troncare la storia d’amore che i due avevano avuto. Madre di una bambina la sorte di Jacona Dimitru è stata fatale. Giunta come tanti altri suo connazionali dalla Romania a Piazza Armerina voleva dare una svolta alla sua vita. Invece ha trovato la morte. Inspiegabili le ragioni che hanno portato Salvatore Canì a compiere un gesto così violento. Il giovane pastore padre di due figli, avuti da un precedente unione, era conosciuto in città come un ragazzo tranquillo. La notizia ha lasciato argomenti tutti perché i tantissimi rumeni che vivono a Piazza Armerina hanno ormai trovato una perfetta sintonia con gli abitanti di Piazza. Le due salme si trovano all’ospedale Chiello di Piazza Armerina a disposizione dell’autorità giudiziaria.