venerdì 26 marzo 2010

Una banda di scalmanati ha preso possesso del giardino dirimpetto la scuola Trinità

Il presidente del comitato del quartiere Monte ci fa sapere che nei pressi del giardino dirimpetto la scuola Trinità una banda di scalmanati da qualche tempo ha preso possesso, se così possiamo dire, del giardino un parco giochi creato qualche anno fa dall’Amministrazione comunale su proposta del Comitato di quartiere.
Un luogo meta di sano svago e divertimento per i bambini, per gli anziani, da qualche mese è diventato spazio per devastare e distruggere ciò che è stato creato per il bene comune.
I vialetti sono diventati piste per competizioni di moto e scuter, tutto per il sadico piacere di distruggere sotto gli occhi di tutti, in un clima di impunità, certi dell’omertà di tanti abitanti della zona e della mancanza di controlli delle Forze dell’Ordine.
Abbiamo sentito i titolari delle attività commerciali presenti nella zona, alcune persone che hanno avuto il coraggio di rimproverare, di fare la voce grossa a questi giovani delinquenti, per gli atteggiamenti scurrili, per i danni causati alle varie e diverse piante, alle altalene, alle panchine. Ebbene, i loro richiami sono caduti nel vuoto, anzi gli atteggiamenti di sfida si sono ribaltati su di loro, e come è facile capire, molti hanno preferito far finta di non vedere e sentire.
La dimostrazione di come incontrastati si agisca senza più regole e limiti è avvenuto presumibilmente nel corso della sera di martedì 23, allorquando questi delinquenti sono riusciti a sradicare dal suolo un’intera altalena, distruggendola in ogni sua parte.
A questi incredibili e incresciosi fatti, noi non vogliamo aggiungere più alcun commento.
Tuttavia, poiché i Cittadini, le Associazioni, con tutta la loro buona volontà, non possono sostituirsi alle Forze dell’Ordine che sono deputate alla vigilanza al controllo del territorio, ad attenzionare questi bulli di paese, chiediamo alla di attivarsi immediatamente, affinché questo stato di cose venga arginato, per evitare che l’esempio di pochi scellerati, ne induca altri a seguirne le orme.
Filippo Rausa