lunedì 3 maggio 2010

Le ragioni di Sandra Tigano.

“Il linguaggio è la casa dell’essere”. Mi permetto di ‘rubare’ le parole di Heidegger per rispondere alla tua nota del 1°maggio e per dirti che il linguaggio è sacro. Come tu sai esso rivela il senso del nostro dire. Ti invito, pertanto, visto che sei un giornalista serio (e non un giornalaio), a rileggere con attenzione le parole delle mie dimissioni. Non ho assolutamente detto “peste e corna” del partito e non capisco le ragioni di questa tua interpretazione. La mia è un’analisi politica che non pretende l’unanimità dei consensi, ma che rispetta tutti gli uomini e le donne che appartengono al Circolo del PD di Piazza Armerina. Con onestà intellettuale e politica, unita ad un altissimo senso di responsabilità, ho spiegato le ragioni delle mie dimissioni dentro al partito con l’intenzione di avviare delle riflessioni politiche severe e puntuali.


Per quanto riguarda l’inserimento del mio nominativo all’interno della Commissione esso è stato voluto dal Segretario provinciale del PD di Enna al di là degli schieramenti di area e sottoarea a cui tu fai riferimento. Il partito è per me un luogo dove si pratica la democrazia e si partecipa ai processi di rinnovamento della politica intesa come strumento di emancipazione collettiva. Il partito non è un luogo dove si ci schiera per partecipare ad eventuali ‘balletti di potere’. Tutto ciò non fa parte della mia storia e del mio stile personale. Non è mia intenzione “rientrare dalla finestra” per il semplice motivo che non sono “uscita dalla porta”. Sono iscritta al Circolo PD di Piazza Armerina e se sarà utile contribuirò con le mie energie e idee alla vita politica del partito.

Alessandra Tigano

per sandra.
Sandra, mi costringi a diventare serio. Spero di avere tempo entro domani per tornare sull'argomento