venerdì 23 luglio 2010

Diamogli pure tutta la famiglia Agnelli bastaaaaa

Da Bersani a Sacconi fino alla Lega: tutti contro il trasferimento della Fiat in Serbia
Non si placano le polemiche sulla decisione della Fiat, annunciata dall'amministratore delegato Sergio Marchionne, di spostare parte significativa della produzione auto in Serbia. Lo scorporo del marchio del Lingotto in due divisioni è stato accolto positivamente dalla Borsa italiana ma Moody's guarda con sospetto il debito dell'azienda e parla apertamente di declassamento. Una situazione in ebollizione a cui si aggiungono le tensioni all'interno degli stabilimenti italiani. Sul tema è intervenuto il leader del Pd, Pierluigi Bersani: "Il governo convochi un tavolo con la Fiat per affrontare tutti i dossier che riguardano l'azienda guidata da Marchionne, compreso quello che attiene all'indotto". Queste le parole di Bersani che ha aggiunto: "La Fiat ha una crucialità e come sistema Paese non possiamo consentire che temi di tale rilevanza siano affrontati con dichiarazioni e scambi di battute. Non aver aperto un tavolo coerente su tutti i dossier che attengono alla Fiat e un tavolo sull'indotto ha comportato una dispersione di risorse industriali del Paese. Chi può, all'interno dell'esecutivo, apra questo tavolo".