domenica 19 settembre 2010

Venezia: Se il vice presidente non si elegge è colpa del centro destra.

Piazza Armerina. “Ben due sedute sono andate a vuoto perchè il centrodestra non riesce a proporre un nominativo da eleggere”. A sostenerlo è il capogruppo del PD – Pino Venezia – che dopo le vicende che si stanno consumando in consiglio comunale in merito alla mancata elezione del vicepresidente sembrano rimarcare l’asfissia della politica nella città dei Mosaici. “Per scelta politica e per il rispetto che bisogna avere nei confronti delle minoranze affinchè abbiano la giusta rappresentatività il PD ritiene che la vicepresidenza del consiglio comunale vada al centro destra, pertanto indicate un vostro candidato, motivatene la scelta, e noi, partito di maggioranza lo voteremo – dichiara Pino Venezia, capogruppo del PD, all’apertura della seduta consiliare – e se vi serve confrontarvi ulteriormente sospendiamo la seduta per dieci minuti.” Ma dopo due sedute il centro destra non riesce a fornire nessun nominativo, mettendo a nudo tutte le loro contraddizioni e dimostrando di non avere coesione e scarso senso di responsabilità nei confronti della città. “E’erroneo sostenere che il consiglio comunale non è riuscito ad eleggere il vicepresidente, semmai il centrodestra non è stato in grado di esprimere un nome unitario, così come era stato chiesto in aula dal PD.– continua il capogruppo Venezia - Abbiamo celebrato due sedute di consiglio tra sospensioni e rinvii ma l’indicazione non è arrivata per via dei veti incrociati che stanno caratterizzando l’azione del centro destra. Va ricordato che le dimissioni del consigliere Filetti da vicepresidente, sono state chieste a gran voce più volte dal consigliere Paternicò (PdL), ed il consigliere Trebastoni (MpA) più volte ha chiesto chiarimenti in merito alle dimissioni verbali che lo stesso Filetti aveva dichiarato durante una seduta consiliare. Ed è in questo contesto che bisogna analizzare le dichiarazioni dell’ex vicepresidente apparse sulla stampa il 16 u.s , banalizzando l’azione dell’intero civico consesso in quanto a parer suo relegato ad approvare solo regolamenti. Il centro sinistra finora ha fatto di tutto per ricomporre l’ufficio di presidenza, condizione vincolante per il prosieguo dell’attività del consiglio comunale che in queste condizioni rischia la paralisi, bloccando l’azione di governo a discapito dei cittadini. In questo contesto il centro sinistra essendo maggioranza – conclude Venezia - ha il dovere di adottare comunque una scelta che risolva il problema, anche nelle more di una eventuale indicazione del centrodestra”.
Agostino Sella