“Un progetto politico condiviso che partendo dalle legittime e diverse posizioni personali è approdato ad un Documento unitario a chiara matrice riformista, all’insegna del motto Trasparenza, Legalità & Sviluppo.”
Questo il comunicato stampa emesso, congiuntamente, dai cinque consiglieri comunali del Partito Democratico Giuseppe Capizzi, Francesco Azzolina, Luca Failla, Calogero Centonze e Fabio Monasteri , in vista dell’imminente congresso di circolo di sabato e domenica prossima in città.
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"Ciascuno di noi con responsabilità, nell'interesse del partito e del nostro territorio, ha inteso scongiurare gli scontri personali e le sterili polemiche di circostanza, per voltare pagina con la volontà suprema di contribuire con idee e proposte a riqualificare il progetto politico del Partito Democratico piazzese. Abbiamo le risorse umane, politiche, progettuali e la credibilità istituzionale e sociale per costruire una classe dirigente che elevi più in alto la città di Piazza Armerina, verso un futuro prossimo migliore e più consono al rango della seconda città della provincia ennese.”
"Siamo convinti – spiegano gli estensori del documento - che si debba uscire da questa fase congressuale con una proposta politica qualificata, credibile, innovativa, che riformi dalle fondamenta il modo di procedere e agire della classe dirigente cittadina.”
Quattro sono i pilastri portanti sui quali poggiare il Partito Democratico :
- Un'efficiente organizzazione del partito.
- Una combattività quotidiana per affermare sani principi di trasparenza, legalità e sviluppo..
- La vicinanza concreta ai bisogni veri dei cittadini.
- L’unitarietà delle scelte improntate al rispetto, alla fiducia, ed alla lealtà reciproca.
Per rispondere ai bisogni di modernità della società piazzese, amplificati dalle sfide del mondo globalizzato, è necessario avviare un dibattito permanente sia all'interno del partito che all'esterno. Con un confronto serrato con il mondo produttivo, del lavoro e della scuola, del terzo settore, dello sport e del volontariato sui temi prioritari del supporto alle imprese locali e della riduzione dell'impatto sociale della crisi sui lavoratori e sui non occupati, della riduzione del precariato giovanile, dello sviluppo di un'economia eco-compatibile, del sostegno ai consumi delle famiglie, della rimessa in discussione delle poco soddisfacenti scelte amministrative sinora fatte, in spregio ai criteri dapprima elencati.