domenica 24 ottobre 2010

Interrogazione del capogruppo dell'Mpa Trebastoni "Che fine hanno fatto i 35 mila euro rubati alla Villa"?


Il capogruppo dell’Mpa Michelangelo Trebastoni rivolge un’interrogazione al primo cittadino chiedendo spiegazioni sul furto avvenuto lo scorso mese di maggio quando ignoti si sono introdotti negli uffici del Museo della Villa Imperiale, sito in piazza Garibaldi, sottraendo 35 mila euro. “Ho presentato un’interrogazione consigliere – dichiara Trebastoni – con la quale chiedo se l’amministrazione ha notizia del ritrovamento della somma rubata dalla sede del Museo della Villa Imperiale e se ha notizie più dettagliate sulle indagini che sono state parte dalle forze dell’ordine della città.” Il furto avvenuto nel mese di maggio scorso e scosse la città perché ignoti entrarono, indisturbati, all’interno dell’edificio sito nella centralissima piazza Garibaldi a due passi dalla sede del Municipio della città. Dalle prime indiscrezioni pare che la porta d’ingresso e l’armadio, in cui era custodita la somma, non presentavano alcun segno di infrazione, il ché fa supporre che chi ha agito possedesse una copia delle chiavi. Ad accorgersi del furto sono stati i dipendenti dell’ufficio che hanno subito avvisato i carabinieri. Nell’interrogazione il capogruppo dell’Mpa chiede anche dei chiarimenti in merito alla costituzione di parte civile del comune “Ho chiesto al primo cittadino se il Comune intende costituirsi contro la dott.ssa Maria Costanza Lentini, che allora ricopriva la carica di dirigente del servizio atteso che il Comune è interessato nell’istituendo procedimento giudiziario, dovendo incassare il 30% dei biglietti venduti, e che il dirigente è obbligato solidale, comunque, con l’Ente di cui è, o è stato responsabile, quando si rileva dolo o colpa, come nel caso in oggetto.” Il consiglio comunale nei mesi scorsi votò una mozione presentata dallo stesso capogruppo dell’Mpa, Michelangelo Trebastoni, con la quale si chiedeva all’amministrazione comunale di costituirsi parte civile nel procedimento penale in questione. La giunta Nigrelli votò anche un atto deliberativo con il quale proclamava l’intenzione di costituirsi in giudizio dichiarando sulla stampa che “Essendo il Comune di Piazza destinatario del 30% degli incassi della Villa il minimo che potessimo fare era quello di iniziare a costituirci parte civile contro ignoti che si sono macchiati di un reato così grave danneggiando anche le casse comunali.” E rivolsero un forte appello ai Carabinieri della locale compagni della città affinché le indagini dei Carabinieri si risolvessero al più presto con l’individuazione dei responsabili.