domenica 17 ottobre 2010

Le ultime dal congresso del PD.

Dai servizi segreti di ARAInews
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Cronaca di una morte annunciata
Da sabato il Partito democratico di Piazza Armerina, vincitore a sorpresa delle amministrative del 2008, al governo della città con un monocolore guidato da Carmelo Nigrelli e forte, all’inizio, di ben 12 consiglieri, è ufficialmente spaccato in tre tronconi che non si parlano più.
Questo è il risultato del congresso sezionale che stasera dovrà eleggere il segretario cittadino. Al congresso non ha partecipato l’area Franceschini guidata in provincia da Elio Galvagno e rappresentata in città da Ethel Consiglio, componente dell’esecutivo regionale, Innocenzo Di Carlo assessore alla Sanità e Riccardo Calamaio consigliere comunale.

Durante il dibattito, al quale erano presenti una trentina di persone su 240 iscritti, si è registrata la spaccatura tra l’area che fa capo all’amministrazione comunale, ai consiglieri guidati da Pino Venezia e a Carmelo Tumino, compatta attorno al sindaco e quella dei cosiddetti autonomisti di Capizzi alleata con l’area Lumia guidata da Ranieri Ferrara.
Dopo la lettura del documento da parte del presidente del circolo Legalità e sviluppo nel quale si giudicava insoddisfacente l’azione amministrativa, si facevano velate affermazioni su trasparenza, legalità e mafia e si chiedeva di rimettere le deleghe degli assessori in mano al partito, la replica del sindaco è stata durissima. “Non consento a nessuno – ha detto – di mettere in dubbio la legalità degli atti di questa amministrazione, in tutti i settori”.
Il documento che vede l’adesione del crisafulliano Capizzi e del lumiano Ferrara è comparso al congresso quasi a sorpresa. Il sindaco ha accusato gli avversari di poca lealtà e trasparenza poiché nei giorni scorsi si era ipotizzata una segreteria unitaria dello stesso imprenditore che si era impegnato a recapitare al sindaco o al vicesindaco un documento politico scritto da lui e dagli autonomisti. Documento che non è mai arrivato a destinazione sebbene fino a venerdì mattina ci fossero stati contatti telefonici.
La richiesta dell’azzeramento della giunta, a quanto pare non concordata tra i cinque autonomisti, ha provocato anche la presa di distanza di Fabio Monasteri dal gruppo di Capizzi.
Alla fine del dibattito il vice sindaco Ribilotta ha annunciato che la sua area non avrebbe partecipato all’elezione del direttivo di sezione e del segretario, di fatto disconoscendo ogni ruolo politico dell’organismo che verrà eletto domenica sera. A questo punto il direttivo (40 persone) sarà composto solo da candidati della lista Capizzi-Ferrara.
Cosa faranno gli altri? Se l’area Galvagno ha già annunciato l’apertura di un circolo in ciascuna città, lo stesso passo potrebbe fare l’area che fa capo a Nigrelli.