sabato 18 dicembre 2010

Povera italiaaaaaaaaaa

Pur essendo a libro paga del ministero del Turismo, avrebbero svolto attivita' di partito. La Corte dei Conti di Roma, per valutare l'esistenza di ipotesi di danno erariale, ha aperto un'istruttoria sull'attivita' del ministro Michela Vittoria Brambilla e sul ministero del Turismo. L'ipotesi di danno e' utilizzo di risorse pubbliche per lo svolgimento di attivita' diverse da quelle oggetto delle consulenze.

L'istruttoria della Procura del Lazio della Corre dei Conti, guidata da Pasquale Iannantuono, e' stata aperta dopo notizie di stampa di meta' novembre scorso secondo le quali alcune persone (10 o 15) assunte presso il ministero del Turismo come consulenti per il rilancio dell'immagine dell'Italia svolgerebbero attivita' di partito.

Secondo quanto si e' appreso, si tratterebbe di persone con varie provenienze, ma tutte quante caratterizzate dal fatto di avere lavorato nel settore dello spettacolo nelle televisioni Mediaset. Pur essendo a libro paga del ministero stesso o di strutture dipendenti dallo stesso, avrebbero svolto attivita' presso i Circoli della liberta'.

Si tratterebbe di persone con le quali lo stesso ministro Brambilla aveva o avrebbe lavorato in passato nel mondo dello spettacolo. In particolare, l'attivita' svolta si sarebbe incentrata tutta in Lombardia. Da questa notizia di stampa, la Corte dei Conti e' partita con la sua istruttoria. Dagli uffici di viale Mazzini si sottolinea come necessario esaminare i contratti.

Da cio' il fatto che partira' a giorni la richiesta al ministero di fornire tutta la documentazione. In particolare, quattro i 'punti d'interesse': l'oggetto delle consulenze, la durata delle stesse, i curricula degli assunti e il compenso per loro stabilito. I magistrati contabili valuteranno se le consulenze erano necessarie o meno, visto che sono stati richiesti tagli economici generalizzati e di rilevante dimensione.

L'ipotesi di lavoro e' ovviamente quella di danno erariale, tenuto conto che proprio l'ultima manovra finanziaria ha ribadito e aggravato le condizioni di rigore per il conferimento di incarichi di consulenza nelle pubbliche amministrazioni.