giovedì 21 aprile 2011

Gioacchino e la sua triste vicenda al Chiello

Oggi, come ogni mattina, uscito di buon'ora, per i miei appuntamenti di lavoro, da subito, avverto un certo malessere: occhi pesanti, un cerchio alla testa e, cosa ben più preoccupante, una notevole costrizione al petto.
Imperterrito continuo il mio lavoro ma, giunto a Raddusa comincio a preoccuparmi allorchè, decido di tornare indietro per una misurazione dei valori della pressione.
Strada facendo, sopraffatto dal panico, mi fermo presso una farmacia di Aidone dove, fatto il primo controllo, la mia preoccupazione aumenta al punto da decidere di recarmi al pronto soccorso del CHIELLO.

Ivi giunto, 20 aprile ore 11:05, dopo aver esposto il mio problema e alla richiesta di una immediata misurazione della pressione UDITE UDITE
cosa mi viene detto:
SI ACCOMODI IN SALA D'ATTESA E ASPETTI IL SUO TURNO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il seguito?
Scappo presso un amico farmacista di Piazza Armerina per una ulteriore e più dettagliata misurazione...........................la diagnosi è e rimane affar mio.
Siccome la vicenda ha dell'incredibile e, per conforto dei soliti anonimi sconclusionati di turno, oltre la testimonianza dei due Farmacisti consultati, del mio medico curante, c'è quella di una terza persona che ha trascorso l'intera giornata in mia compagnia e, ahimè, vissuto questa ennesima SQUALLIDA vicenda.
E' ANCORA IL CASO DI INSISTERE?????????