domenica 11 settembre 2011

Bascetta sulla mancata approvazione del bilancio. "Nigrelli dimettiti così li mandi tutti a casa"

Comunicato Cobas sulla mancata approvazione del bilancio comunale
Ci sono dei fatti nella vita sociale e politica di una città che non possono passare inosservati, sia per la sconcezza dei suoi significati sia per la drammaticità delle sue conseguenze. Uno di questi fatti è l’ennesimo rinvio dell’approvazione del bilancio comunale. E’ semplicemente vergognoso che un consesso di soli venti consiglieri non siano ancora in grado a distanza di ben nove mesi a trovarsi d’accordo ( naturalmente siano salve tutte le critiche, gli emendamenti possibili e immaginabili con le dovute rimodulazioni e proposte) su un provvedimento così essenziale per la vita non solo delle istituzioni in sé, ma dei servizi essenziali e dei diritti dei cittadini e di lavoratori che, “grazie” alla incapacità gestionale dialogica di un consiglio comunale allo sbando che tutto rappresenta, escluso ( tranne pochissimi esponenti coerenti e seri) gli interessi di chi è governato.



Una prova e una conseguenza di questo deprecabile stato di cose è la paralisi della macchina organizzativa comunale. Ma si rendono conto i consiglieri che ancora nicchiano e si guardano in cagnesco solo per motivi personali e personalistici che dietro l’ennesimo rinvio si colloca la rabbia e la tensione di cento lavoratori che, a fronte di una possibile e rapida soluzione ( tralaltro indolore per le casse comunali) dell’annosa problematica del diritto alla indennità di produttività e delle procedure di stabilizzazione, si trovano ancora ad assistere allo scempio dei propri diritti solo per la pigrizia intellettuale di chi auspica e favorisce la mentalità del “tanto peggio tanto meglio?”.
Nemmeno nel BURKINA FASO succedono questi avvenimenti la cui gravità richiede interventi forti e decisivi. Per questo dico al Sindaco Nigrelli della cui onestà intellettuale e personale non ho mai dubitato né dubito: “ Signor Sindaco, per un atto di coraggio e non certo di debolezza, manda tutti a casa, dimettiti e andiamo di nuovo a votare, immediatamente!”. I contrattisti del Comune e tutta la gente per bene capirà. Rimescoliamo le carte e cacciamo i mercanti dal tempio e tutti quelli che hanno la capacità di trasformare il “sì” delle 9 del mattino in un “nì” delle 14.00 per poi mutarsi in un “no” alle 20.00.
Luigi Bascetta
Coordinatore provinciale COBAS