lunedì 19 settembre 2011

Basilio Fioriglio chiarisce le cose sull'ufficio del Giudice di Pace. "E' importante una mobilitazione generale"

Piazza Armerina, 18.09.2011
Caro Agostino,
Innanzitutto ti ringrazio per avermi consultato.
Nella conversione del D.L. del 13.08.2011 n.138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria, è stato presentato un disegno di legge con la richiesta di legge delega al Governo, per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli Uffici Giudiziari.


Mi sono preoccupato nel Consiglio Comunale del 12. u.s. di informare l’aula, che anche l’Ufficio del Giudice di Pace ( 1° Grado della Giurisdizione ) di Piazza Armerina, potrebbe essere soppresso, poiché la finalità del legislatore è quella di realizzare risparmi di spese e incremento di efficienza. Nella legge delega è stato previsto che gli Enti Locali interessati al mantenimento della presenza dello Stato attraverso la giurisdizione, possono consorziarsi tra loro ed ottenere il mantenimento degli Uffici del G. d. P. ,con competenze sui rispettivi territori, anche tramite eventuale accorpamento facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento nella relative sedi, ivi incluso il fabbisogno del personale amministrativo, che sarà messo a disposizione degli Enti medesimi. Resta a carico dell’Amministrazione Giudiziaria il personale della Magistratura Onoraria, nonché la formazione del personale Amministrativo.
Ho chiesto al Sindaco, di incontrare previa consultazione con il Presidente del Tribunale, del 1° Presidente della Corte di Appello e del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, i Sindaci dei Comuni limitrofi, per chiedere se disponibili a consorziarsi per il mantenimento degli Uffici del Giudice di Pace.
Si potrebbe ritornare ex ante 1998 quando la Pretura di Piazza Armerina con la riforma del 24.10.1989 diventò Pretura di Sezione della Pretura Circondariale con competenza nei Comuni di Barrafranca - Pietraperzia – Aidone e Valguarnera e successivamente soppressa con l’istituzione del Giudice Unico L. 51/1998.
A mio modesto avviso, il tutto passa attraverso le iniziative unitarie delle diverse realtà giudiziarie messe a rischio dalla manovra. E passa soprattutto, da una mobilitazione generale.
All’esito degli incontri che il Sindaco si è impegnato a fare, mi riservo di presentare al Consiglio Comunale, un ordine del giorno, spiegando le ragioni sulla necessità del mantenimento dell’Ufficio Giudiziario.        
Saluti
Basilio Fioriglio