lunedì 13 febbraio 2012

Nigrelli pensiero. Sulle addizionali


Anche l’introduzione dell’addizionale IRPEF è stata resa necessaria dalla drastica riduzione dei trasferimenti statali e regionali conseguenti alle diverse manovre economiche governative, finalizzate a ridurre il debito pubblico ed evitare alla Nazione il cosiddetto rischio “default”.
Peraltro l’addizionale IRPEF non è per nulla stata dichiarata illegittima dal Ministero, ma, come si evince dal sito ministeriale, come quella di numerosissimi comuni, dopo una temporanea sospensione, è solo stata oggetto di rilievo dal dipartimento finanze ed è, pertanto, è perfettamente legittima e vigente (sul sito sono riportati valori ed esenzioni). Segnalo, a proposito, che Caltagirone nel 2011 aveva l’addizionale IRPEF allo 0,6%, Termini Imerese allo 0,65%, Cefalù e Taormina allo 0,5% come a Leonforte o Villarosa.

Il comune di Piazza Armerina ha sofferto più di altri in questa fase di forte contrazione dei trasferimenti statali e regionali, proprio per la scarsa autonomia finanziaria, cioè capacità di riscuotere imposte e tasse locali per finanziare i servizi. Basti pensare che ha una autonomia finanziaria – secondo i recenti dati statistici elaborati dalla regione - del 18%, buon ultimo tra i grandi comuni della provincia, a fronte del 22,2% di Enna, del 25,5% di Barrafranca, del 26% di Nicosia e del 27,8% di Leonforte.