mercoledì 7 marzo 2012

Chiesa dell'Itria. A che punto siamo?

di Pippo di Giorgio
Di solito, navigando sul computer , sono interessato a conoscere le notizie locali e non locali. Apprendo il sito del Quartiere Monte(mi si consente di fare i complimenti al presidente Filippo Rausa che rappresenta uno dei quartieri più responsabili ai problemi locali ed organizzativi come pure alle risoluzioni di problemi che il Quartiere vive con la scrupolosità del Comitato, sempre presente ed attento.), mi sono soffermato al titolo
“Presentato il progetto dei lavori del nuovo vescovado”. In qualità di cristiano cattolico credente gioisco per questa realizzazione e grazie a sua Ecc. mons. Michele Pinnisi, per il suo grandioso impegno non solo Apostolico ma anche uomo impegnato nel Sociale e realizzatore dei problemi diocesani assieme ai fratelli collaboratori. Il sottoscritto,nato e vissuto nel Quartiere Canali e precisamente di fronte alla chiesa di S.M. d’Itria,ove è puntellata sulla mia casa domando, sia a sua Ecc. Vescovo così pure alle autorità responsabili di questo Comune perché dopo 4 anni dal crollo del muro non si è mossa una foglia per recuperare l’attuale chiesa, molto amata da tutti gli abitanti del quartiere canali, e i danni riportati alle case viciniori. Spero che non vi siano differenze di territori in questo paese oppure chiese di serie A o B. E’ certo che oltre ai danni individuali c’è un danno ancora più grave per tutto il quartiere: il degrado della via Itria e le vie adiacenti che creano una grande preoccupazione di tutto il quartiere. Vorrei invitare nell’occasione di questa denunzia, il comitato del quartiere canali, a responsabilizzarsi all’attuazione ai punti che lo Statuto del comitato prevede nell’impegno di interessarsi del territorio. Al presidente del comitato di quartiere canali dico che oltre al Palio dei Normanni,dove è più attento,ci sono pure tanti ma tanti problemi nel quartiere che pare sia il quartiere più abbandonato alla sua sorte di degrado. Il comitato deve sempre vigilare nel territorio se vuole dare un servizio alla comunità, pertanto dico al presidente che sono sempre disponibile a qualsiasi collaborazione. In fine : spesso ho chiesto informazioni e solleciti al mio parroco mons. Pino Paci, che mi lega di una forte fratellanza di comunione e grazie a questo rapporto e al rispetto alla mia cara Chiesa Apostolica di non aver intrapreso una via legale perché spero alla sensibilità del mio Vescovo che ha sul popolo cristiano e della mia amata chiesa di S M d’Itria.