mercoledì 7 marzo 2012

L8 marzo tra sacro e profano

di Gaetano Masuzzo
Prendendo spunto dall’inaugurazione dei lavori nel vecchio ospedale in concomitanza con l’8 marzo “festa delle donne”, desidero ricordare che il “Vecchio Ospedale Fatebenefratelli” insieme al Monte di Pietà, fu affidato a quest’Ordine di frati-ospedalieri nel 1648, sotto il titolo di S. Tomaso Apostolo cui era stata dedicata la piccola chiesa appena innalzata accanto. Trentadue anni dopo, nel 1680, i Fatebenefratelli ottennero che il beato Giovanni di Dio, spagnolo ma di origini portoghesi, fondatore del loro Ordine, venisse proclamato compatrono della città di Piazza. Dieci anni dopo, nel 1690, quando il Beato fu proclamato Santo, l’Ospedale e la Chiesa presero il nome di S. Giovanni di Dio.

“Nell’occasione si diede inizio ad una benefica consuetudine: gli scolari della città nel giorno dell’otto marzo, festa del Santo (morto appunto l’8 marzo 1550, dichiarato “patrono degli ospedali” nel XIX secolo) si riunivano in un loro istituto e quindi in processione portavano doni agli infermi dell’ospedale.”(Villari,St.Eccl.,1988)

Non sarebbe male aggiungere ai consueti festeggiamenti questa “benefica consuetudine” di oltre tre secoli fa.
Gaetano Masuzzo