martedì 3 aprile 2012

STORIA GIà VISSUTA poteva restare Tremonti era uguale

Financial Times: per la Ue possibili in Italia nuove misure di austerity. Ma il governo smentisce l'indiscrezioneCommenta''Gli ambiziosi obiettivi di bilancio dell'Italia potrebbero essere compromessi dalla recessione e da tassi d'interesse troppo alti'' e il governo potrebbe essere costretto a varare ''nuove misure di austerita''' per portare a termine il programma.
Lo scrive il Financial Times, citando un rapporto confidenziale circolato all'ultimo vertice a Copenhagen. Secondo il dossier, dal titolo 'La situazione di Bilancio in Italia' e compilato dalla Commissione Europea, Roma da maggio 2010 ha varato misure "davvero notevoli" per consolidare il bilancio, pari a più di 100 miliardi di euro ed equivalente al 7% del Pil. Tutto questo le ha permesso "di riguadagnarsi la fiducia dei mercati ed ora è in rotta verso l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013, dopo aver segnato un deficit pari al 3,9% del Pil nel 2011". Ma, prosegue il rapporto citato dal quotidiano londinese, "gli sforzi dell'Italia per raggiungere gli obiettivi di bilancio potrebbero essere messi a rischio da prospettive deprimenti per quanto riguarda la crescita e da tassi d'interesse relativamente alti". Quindi "il governo dovrebbe essere pronto a evitare ogni ritardo nell'esecuzione delle misure e intraprendere ulteriori azioni se necessario".Palazzo Chigi: "Non servono manovre correttive" - L'Europa e l'Italia hanno bisogno di riforme strutturali per avviare e consolidare la crescita ma, come ha rimarcato il premier Mario Monti, non c'é bisogno in Italia di manovre correttive per far fronte alla crisi. Lo precisano fonti di Palazzo Chigi in riferimento al servizio di Ft sull'ipotesi di nuove misure di austerity in Italia. Il pareggio di bilancio "resta l'obiettivo che sarà perseguito e che non richiederà nuove manovre", aveva chiarito il premier parlando a Tokyo nei giorni scorsi dove aveva sottolineato che nella manovra di dicembre sono stati introdotti "molti margini cautelativi, come il non aver contato i benefici attesi dalla lotta all'evasione e l'aver stimato i tassi di interesse al livello che c'era ancora a fine novembre e quindi più alto di quello di oggi". Restano le problematiche legale alla crisi dell'Eurozona- si ricorda a Palazzo Chigi - che dovranno essere superate con riforme strutturali che, ovviamente, dovranno tener conto anche del rigore. Ed è su questo tema che il governo si sta applicando per favorire, in Italia, e nel quadro di riforme concertate in ambito Ue, la fase due della crescita. Ma niente misure tampone: non sono previste dal governo italiano manovre correttive.