sabato 14 aprile 2012

VATTINIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII TU E STO' GOVERNO DI BANCHIERI

Fornero: "Se la riforma del lavoro non passa il governo andrà a casa"

"Finora abbiamo ricevuto critiche per 'troppa incisività' o 'troppo poca incisività ma su una cosa siamo decisi: andremo in Parlamento e se la riforma non dovesse passare andremo a casa", ha detto il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, nel corso di un convegno a Reggio Calabria.
"Questa è una riforma del lavoro per il Paese - ha aggiunto Fornero - e non per compiacere sindacati, imprese o partite Iva. La nostra riforma - ha concluso - punta ad un mercato del lavoro aperto, inclusivo e dinamico. Inclusivo, innanzitutto, vuol dire senza 'cittadelle protette' perché è impensabile che in un mondo così dinamico si possano iniziare e concludere carriere, da 17 a 57 anni, sempre nella stessa realtà aziendale".

In attesa del vertice di maggioranza - "Vado a questo appuntamento con serietà e senza arroganza. Abbiamo lavorato bene e forse qualcuno ha cambiato idea rispetto alle posizioni precedenti", ha precisato Fornero in vista del vertice di maggioranza. "E' possibile - aggiunge - cambiare idea, come è possibile cambiare qualcosa della riforma, nessuno dice che sia intoccabile. Ma rivendico che questa riforma ha un suo equilibrio e una sua valenza generale".

La riforma non è intoccabile - "E' una riforma - ha proseguito Fornero - che guarda a molti aspetti del mercato del lavoro e non a uno soltanto". "Con questo provvedimento - ha affermato - stiamo cercando di rendere l'ingresso nel mondo del lavoro meno precario, così come stiamo cercando di dare lavoro a chi lo ha perso. Quindi vediamo questa riforma non come una rivoluzione ma come uno strumento con contenuti molto equilibrati tra le sue parti. Poi se c'è qualcuno con suggerimenti per migliorarla, non ci tireremo indietro perché pur trattandosi di una riforma così complessa, non è intoccabile".

Dopo i 65mila soluzioni per gli altri - "Non ritengo che si possa accusare il ministro, né il ministero, della varietà di stime e quantificazioni di diversa provenienza che ha caratterizzato le ultime settimane alimentando, oltre all'ansia, la legittima preoccupazione delle persone. Né sarebbe stato appropriato, in attesa della valutazione ufficiale, correggere le cifre di volta in volta apparse sui giornali", afferma ancora il ministro in una lettera al Sole 24 Ore, in cui ricorda che "nessuno sarà toccato dagli effetti della riforma previdenziale nel corso del 2012 e che il 'Salva Italia' ha fissato al 30 giugno il termine entro il quale emanare il decreto interministeriale per la precisa individuazione delle persone portatrici del diritto soggettivo al pensionamento". "Proprio la consapevolezza di una platea non coperta da un'interpretazione stretta dei criteri individuati nella riforma delle pensioni - fa sapere quindi Fornero -, mi ha indotta ad assumere un impegno ulteriore circa l'adozione di provvedimenti normativi che possano ricomprendere situazioni analoghe scaturenti da accordi collettivi, stipulati in sede governativa, entro il 2011, ma non ancora perfezionati quanto a interruzione del rapporto di lavoro".