giovedì 3 maggio 2012

Clan Lo Piccolo, intercettazione shock la Procura cerca un cimitero di mafia

Un'intercettazione agghiacciante tra un uomo delle cosche e la sorella spunta in un processo per estorsione conclusosi oggi con la condanna a 15 anni per estorsione del boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Nella conversazione si accenna all'esistenza di un cimitero di mafia."Questa palazzina gronda di sangue", dice alla sorella il mafioso Pietro Mansueto. Ora il Tribunale che ha condannato i capimafia ha trasmesso gli atti alla Procura perché indaghi sulla vicenda.



La palazzina di cui parla Mansueto si trova nel quartiere Tommaso Natale, dove due commercianti, taglieggiati dai Lo Piccolo, avrebbero voluto aprire una macelleria. L'edificio era di Mansueto. Il mafioso dice alla sorella, parlando di una terza persona ancora non identificata: "Io a quello me lo devo togliere davanti, casomai lo metto dove stanno gli altri, tra i carciofi e gli sparacelli".

La conversazione aveva allarmato i pm Francesco Del Bene e Anna Maria Picozzi che hanno disposto tempo fa un sopralluogo nell'area, non trovando però alcun appezzamento di terreno che potesse essere stato usato per seppellire cadaveri.
Il Tribunale però evidentemente vuole andare a fondo: per questo ha trasmesso l'intercettazione alla Procura perché indaghi per soppressione di cadavere. Atto che potrebbe spingere i magistrati a delegare accertamenti più approfonditi, tra cui scavi vicino alle fondamenta dell'edificio.


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Agostino da iPhone