mercoledì 6 giugno 2012

FRANCIA: IN PENSIONE A 60 ANNI, HOLLANDE MANTIENE LA PROMESSA

iN ITALIA, ,IL PD EX PARTITO DI SINISTRA, APPOGGIA PROVVEDIMENTI OPPOSTI ...... PARIGI - In Francia, con una decisione che va controcorrente, si torna alla pensione a 60 anni. La misura, presentata per decreto oggi dal governo, è una delle promesse elettorali del neo presidente Francois Hollande, ma riguarda solo le persone che hanno cominciato a lavorare prestissimo. Cioè prima dei 19 anni, e che hanno maturato almeno 41 anni (o 41,5, in base alla data di nascita) di contributi. Ovvero circa 110 mila dipendenti del pubblico e del privato a partire dal 2013. La riforma favorirà in particolare chi è disoccupato da lungo tempo, e le donne che hanno avuto due o tre figli e che per questo motivo hanno accumulato diversi periodi di maternità e malattia, assentandosi dal lavoro. I disoccupati e le madri (che rappresentano solo un quarto delle persone alle quali viene riconosciuta la «lunga carriera») potranno d'ora in poi anticipare la pensione includendo nel calcolo due trimestri contributivi in più. Si tratta di una misura «di giustizia finanziata appieno, che riguarda i più penalizzati dalla riforma del 2010», ha dichiarato oggi il ministro degli Affari sociali, Marisol Touraine. Il governo socialista ha infatti cancellato uno dei punti chiave della legge previdenziale voluta dall'ex presidente Nicolas Sarkozy, che aveva spostato l'età minima pensionabile di due anni, portandola da 60 a 62 anni per tutti. Non è certo un caso che il decreto sia stato approvato oggi, a pochi giorni dal primo turno delle elezioni politiche, domenica, cruciali per la sinistra.