venerdì 6 luglio 2012

Alla Vargiu il verde pubblico?


Piazza Armerina. Maria Loretta Vargiu, sarà il settimo assessore della giunta del sindaco Fausto Carmelo Nigrelli. In nome della Vargiù, di origine sarda e sposata con Gino Salemi presidente del centro commerciale naturale della città dei Mosaici, è stato indicato dal direttivo del partito guidato da Gianfranco La Porta. La Vargiu, negli ultimi anni, si è distinta per il suo impegno nella società civile in particolare nella qualità di presidente dell’associazione femminile della FIDAPA di cui attualmente è “past president”. Tra le varie attività del sodalizio quella della realizzazione di un parco giochi per bambini vicino la scuola media Cascino. Mossa a sorpresa –quindi - di Carmelo Nigrelli che a meno di un anno dalle elezioni amministrative decide di completare l’organico della sua giunta. Un organico rimasto monco da quando, circa tre anni addietro, dopo un anno e mezzo di legislatura si è dimesso l’assessore al bilancio Francesco Restivo espressione dell’area che faceva riferimento Ranieri Ferrara, ex segretario del PD in rotta di collisione piuttosto evidente con il sindaco Fausto Carmelo Nigrelli. Dalle dimissioni di Restivo il sindaco aveva avocato a se il mandato dell’assessorato al bilancio gestendolo ad interim, attraverso una forte collaborazione con l’attuale ragioniere capo Alfonso Catalano. La presenza della Vargiù porterà certamente nuovi equilibri in giunta per quanto riguarda la distribuzione delle deleghe. Alla Vargiu potrebbero andare le politiche giovanili e le pari opportunità, insieme probabilmente al verde pubblici, tallone d’Achille dell’amministrazione piazzese attualmente in mano al giovane assessore Giuseppe Di Prima. Loretta Vargiù non fa parte di nessuna corrente politica anche se alcuni, dentro il partito, dicono che è vicina al vice sindaco Teodoro Ribilotta, uomo di Mirello Crisafulli all’interno dell’amministrazione piazzese. Qualche piccola polemica viene fuori dal PDL con Giacchino Giunta, componente del direttivo del partito guidato da Fabrizio Tudisco che dice: “Per una donna astuta come Loretta Vargiu , non può esistere peggior mossa per compromettere sul nascere e, definitivamente, le proprie velleità politiche”.