venerdì 5 ottobre 2012

Roberta Li Moli. "L'ordinanza del sindaco penalizza i proprietari dei cani che si comportano con decoro"

Caro Agostino, è con un certo rammarico che ho deciso di scriverti, in seguito all’ Ordinanza Sindacale N° 74 del 10-Agosto-2012, che ha destato tanto clamore, giustificato e non, e che penalizza notevolmente cani e proprietari, che vengono additati come colpevoli di “incompatibilità con il mantenimento dell’ igiene ambientale del suolo pubblico e dei parchi pubblici”.
Sono felicemente proprietaria di un cane che da due anni vive a casa mia ed è diventato parte integrante della famiglia, per cui mi sento amareggiata nel leggere nell’ Ordinanza che i cani da compagnia causano “la perdita di decoro della città e costituiscono notevole disagio alla cittadinanza e possibile motivo di diffusione di eventuali infezioni e malattie agli animali e alle persone”. 
Si vieta, quindi, di introdurre cani, anche al guinzaglio, in parchi e luoghi pubblici. 
Dove portarli allora? 
E i cani randagi, che sono numerosi in tutte le parti della città, conoscono l’Ordinanza e leggono i divieti? 
Tengo a precisare che, all’ ora della passeggiata quotidiana, io e i miei familiari ci preoccupiamo da sempre di portare paletta e busta, per evitare di sporcare i marciapiedi o i giardini pubblici e le usiamo senza il minimo imbarazzo, anzi con la netta convinzione di fare la cosa giusta. 
E come noi sono tanti i cittadini che si comportano decorosamente e che, tenendo i cani in casa, usano antiparassitari e li curano in ogni modo possibile, per cui non debbono essere considerati incivili e superficiali e additati addirittura come lebbrosi da disprezzare e tenere a distanza.
L’ Ordinanza di cui sopra offende la sensibilità di chi, come me, ama i cani che, invece, vengono considerati colpevoli di tenere sporca la città. E che dire allora di chi realmente sporca la città, senza che si prenda alcun provvedimento o si faccia un’ Ordinanza? 
Alludo a colombi, pipistrelli, topi che sporcano inesorabilmente strade, balconi e altro, per non parlare poi delle cicche che si vedono dappertutto, dei fazzoletti usati, di lattine, di cartoni di pizza e altro che regolarmente vengono buttati per terra. Forse anche questo avviene per colpa dei cani?
Non è certo censurando e biasimando che si risolvono i problemi, ma cercando di trovare sani ed opportuni espedienti, per rendere tranquillo il cittadino non amante degli animali e per far sì che tragici episodi come quello che ha colpito recentemente una bambina non accadano più e, nel contempo, per lasciare vivere con serenità e dignità chi, invece, ama i cani e con grande affetto e devozione li fa vivere nella propria abitazione e realtà quotidiana.

Grazie della cordiale attenzione

Roberta Li Moli