mercoledì 14 novembre 2012

Dove va il P.D. a Piazza Armerina?

di Luigi Di Carlo

Le ultime elezioni regionali pongono una seria riflessione sull'immediato futuro del P.D. a Piazza Armerina.
Il partito di maggioranza attraversa una crisi in loco ed in provincia che si avvicina all'irreversibilità.
963 voti alla lista del P.D. a Piazza Armerina ed una generalizzata flessione in tutta la provincia del 18,8% dovrebbero essere motivo di seria preoccupazione e di non facili triofalismi.
Dai datri elettorali emerge che i "baroni" hanno perso le loro baronie e sono alla Regione una sparuta minoranza;


che a Piazza Armerina le scelte operate dal partito locale, molto ossequiose nei confronti di ben' individuati vertici provinciali, si sono dimostrate disastrose.
La Lista Crocetta in provincia ha totalizzato l'11,03% e si è classificata al secondo posto in Sicilia, dopo Ragusa.
Ad oggi la suddetta Lista è data in crescita di 2 punti percentuali, ed allora?
Alla tracotanza di chi dice che per la Lista Crocetta non c'è posto nel P.D. si può tranquillamnte rispondere che quest'ultimo partito si avvia ad un declino irreversibile.
Il Sindaco della nostra città che, sotto il profilo della strategia politica ha commesso, a mio avviso, errori gravi e grossolani, ma che è persona intelligente e preparata, ha fiutato l'aria dichiarandosi più volte disponibile ad una rivisitazione totale delle deliberazioni prese dal partito qualche tempo addietro.
Non so se ciò sarà possibile e se una eventuale ricerca di mediazione da parte del Segretario sezionale potrà dare frutti.
Certo è che senza la Lista Crocetta a Piazza Armerina come in altri comuni (vd. Leonforte) che si apprestano ad eleggere le loro amministrazioni il P.D. andrà alla deriva.
A meno che non si voglia riproporre la via del consociativismo come si è verificato in qualche comune vicino.
Ritengo che il Sindaco che, lo scrivente personalmente stima, nonostante le pressioni di vari "consigliori" interessati difficilmente potrebbe valutare positivamente questa scelta.
Dalle iniziative che i responsabili locali prenderanno si vedrà cosa ci prospetta il futuro ormai molto prossimo.
Lo scrivente, che alle Primarie voterà Matteo Renzi, è personalmente per un cambiamento sostanziale della linea politica fino ad oggi seguita, che ha incastrato il partito in una tagliola mortale dalla quale spera possa uscire. Tuttavia permangono seri dubbi che si riesca a farlo. Chi vivrà vedrà...


dott. Luigi Di Carlo