martedì 6 novembre 2012

Fissata l’udienza per la causa contro il commissariamento del Comune per il passaggio all’ATO di Gela


COMUNICATO STAMPA
Piazza, 05 NOVEMBRE 2012
Fissata per il 20 novembre prossimo l’udienza nella quale il TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA SICILIA sede di Palermo dovrà esprimersi sul ricorso presentato dal Comune di Piazza Armerina contro l’Assessorato Regionale dell'Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, la Regione Siciliana, la Presidenza della Regione Siciliana eil dott. Eugenio Amato, nella qualità di Commissario straordinario del Comune di Piazza Armerina in relazione alla nomina di quest’ultimo nella complessa vicenda del transito di Piazza dall’ATO Enaneuno al CL12 che comprende Gela ed altri comuni delle province di Caltanisetta e Agrigento.

Secondo quanto scritto dal legale del Comune, ilprof. Agatino Cariola, l’assessorato dell’Energia, a fronte della legittima richiesta del Comune di Piazza Armerina di entrare a far parte della costituenda S.S.R. ATO n. 12 – Caltanissetta provincia sud, “ha assunto una posizione contrastante con il dettato della l.r. n. 9/2010 e s.m.i., nonché lesiva dell’autonomia costituzionalmente attribuita ai Comuni. Il tutto è stato disposto attraverso una procedura viziata da evidente eccesso di potere, e da difetti di istruttoria e di motivazione ed illogicità.”


Il Comune, dunque, contesta alle Regione di avergli impedito l’attivazione della procedura prevista dalla legge per il passaggio da un ATO all’altro, senza il supporto di alcun appiglio normativo arrecando un danno anche economico al Comune.

“Gli ostacoli creati artatamente dalla Regione, - commenta il Sindaco fausto Carmelo Nigrelli – non consentono al Comune l’autodeterminazione garantita dalla Costituzione e arrecano, amio avviso, un danno eraruale all’Ente.  Il Comune di Piazza Armerina, infatti, con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 65 del 6 agosto 2012, vuole transitare a un ATO in cui si eroghi un servizio da paese civile, con un livello di differenziata pari a quello degli altri comuni dell’ATO Caltanissetta Sud e con costi inferiori perché non gravati da esubero di personale come nell’ATO di Enna e da un ridotto conferimento in discarica. Chi pagherebbe questi costi evitabili: l’assessore regionale (che, nel grattempo, non c’è più? Il comissario? Sono convinto che il TAR ci darà ragione, ma sono anche ottimista perchp il Presidente Crocetta ha già affermato che è contrario agli ATO e non potrà che facilitare il transito di Piazza all’ATO Caltanisetta sud.”