venerdì 30 novembre 2012

Giuseppe Venezia spiega perchè non rinuncia alla sua indennità

dal blog di Giuseppe Venezia
A proposito della querelle relativa alla volontà di rinunciare al gettone di presenza da parte di alcuni consiglieri comunali, considerato che sono stato chiamato in causa, mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni in merito. Al fine di chiarire la mia posizione,rivendico le mie scelte e le mie opinioni che sono sempre state chiare e inconfutabili prive di ipocrisia e di interessi particolari a differenza di altri che tentano di predicare bene per poi razzolare male, anzi malissimo, e di esempi ce ne sarebbero a iosa e su questo terreno non ho nessun timore nei confronti di chicchessia.
1) La vicenda nasce attorno alla riproposizione del bilancio di previsione peraltro non condivisa dal sottoscritto, ritenendo che la parola andava data al commissario straordinario, e non avrei eccepito se avesse, motuprorio, sciolto il Consiglio Comunale. Non ho sottoscritto la richiesta di convocazione e non ho partecipato alla seduta a dimostrazione che non sono legato alla poltrona che occupo,in quanto lo scioglimento del consiglio non turba i miei sonni. Il bilancio può non essere condiviso, può essere oggetto di dibattito politico ,ma deve essere approvato, a meno che non presenti dei vizi sotto il profilo contabile o/e procedurale , ma non mi pare che ce ne fossero, tant’è che nella seduta successiva è stato approvato senza che fosse stata cambiata un virgola rispetto alla proposta precedente. In ogni caso è prassi consolidata: il commissario si insedia e intima al Consiglio Comunale di approvare l’atto. Da un punto di vista politico sarebbe stato sicuramente più decoroso per l’intero Consiglio Comunale. La rinuncia al compenso, come giustificazione, se da un punto di vista etico e morale è apprezzabile, lo è molto meno dal punto di vista politico,considerato che in buona sostanza nulla sarebbe cambiato in termini amministrativi con l’arrivo del commissario, evitando inutili farciture demagogiche a tutta la vicenda e comunque, in uno alla rinuncia mi sarei aspettato una richiesta di pronuncia del Consiglio Comunale da parte dei parsimoniosi consiglieri giusto per evitare medagliette e bandierine.
2) I compensi dei consiglieri comunali sono stati oggetto di discussione nelle sedute di conferenza dei capigruppo del 18/04/2012 - 9/05/2012-16/05/2012, potremmo dire in tempi non sospetti e non mi pare che ci siano state voci fuori dal coro.
3) Il presidente del Consiglio Comunale percepisce un’indennità di carica equiparata a quella degli assessori, decurtata del 50 % nel caso del sottoscritto e non è il compenso più alto tra i consiglieri, così come riportato erroneamente dalla stampa.


Giuseppe Venezia