Ancescao. Ci scrive Giampaolo La Malfa

Riceviamo e pubblichiamo da Giampaolo La Malfa

Caro Agostino per tua conoscenza e per conoscenza di tutta la comunità occorre che i soci ANCeSCAO ti informino:
Il nostro centro ANCeSCAO non è solo composto da persone anziane ma anche da persone più giovani che il centro diurno di via Remigio Roccella non può accogliere, abbiamo iscritti di tutte le età con i quali i nostri soci più grandi si relazionano attivamente perché i giovani rappresentano il futuro e gli anziani l'esperienza, le due cose messe insieme contribuiscono alla crescita morale,spirituale e sociale di tutti.

Nigrelli: Finanziata la ristrutturazione del vivaio Canalicchio alla Bellia

Comunicato stampa

Ancora un progetto del Comune di Piazza Armerina finanziato nell’ambito del PIST “Centro Sicilia” in cui la Città della Villa romana ha svolto il ruolo essenziale di comune guida per l’intera provincia.
Dopo il centro Maria Maddalena per donne che hanno subito violenza, il centro diurno per malati di Alzheimer, la ristrutturazione del Teatro comunale Garibaldi e in attesa dell’esito degli altri progetti, la Regione ha ammesso a finanziamento la “Ristrutturazione del rustico del vivaio Canalicchio all'interno della riserva naturale orientata Rossomanno Grottascura Bellia per fruizione turistico ambientale”, assegnando la somma di 183.038 euro a fronte dei 185.000 richiesti. 

MI SA CHE è DAVVERO COSI ..MA SANTONAPOLITANO CHE PENSA?

Monti svende l’Italia per tutelare gli interessi delle banche d’affari e delle multinazionali di Massimo Ragnedda Commenta L’avevamo detto sin da subito: Monti tutelerà gli interessi di chi l’ha voluto al governo di uno stato, ovvero le banche d’affari e le multinazionali. È un dato di fatto ed è inutile prenderci in giro o far finta di non vedere. Monti è l’uomo delle banche, membro della Trilaterale, del gruppo Bildeberg, proviene dalla Goldman Sachs, presidente di Università privata che sforna manager per multinazionali, il figlio lavora alla Morgan & Stanley con la quale lo stato italiano lo scorso 3 Gennaio ha negoziato la chiusura di un contratto di strumenti finanziari derivati pari a 2.567 milioni di euro, più o meno i soldi risparmiati, per il 2012 dalla riforma delle pensioni.