sabato 9 marzo 2013

Il team di Lo Tennero si distingue ancora una volta a Caltagirone





di Andrea Ferlita

Caltagirone. Lo scorso 3 Marzo presso il Palazzetto dello Sport si è svolto il Campionato Regionale di Karate specialità Kumite (combattimento) organizzato dalla FesikSicilia: fin dal primo mattino numerosi atleti provenienti da tutta la Sicilia hanno preso d’assalto l’impianto sportivo calatino dove sono stati poi suddivisi nelle fasce di Ragazzi - Cadetti – Juniors – Seniors che rispondono ai criteri di età, grado di cintura e peso. Ancora una volta “Okinawa The Club” di Piazza Armerina e Valguarnera del Maestro Salvatore Lo Tennero 7° dan, il dojo che prende il nome dalla città giapponese dove è nato il karate secoli or sono, si è distinto per numero di partecipanti e, soprattutto, vincitori nelle rispettive categorie.
Ecco riportato qui di seguito l’elenco degli atleti: cinture nere Michela Marotta 1° posto, Giulio Alfarini e Simone Notaro 2° posto, cintura blu Andrea Pilotta e Lucio Camiolo rispettivamente 3° e 4° posto, cintura verde Cesare Bucato 1° posto, cinture arancione Flavio Lo Tennero e Kristofaro Giangreco 1° classificati, Andrea Ferlita 2° posto. Seguono le gialle Roberta Parisi e Vincenzo Draia rispettivamente 2° e 3° posto ed, infine, cinture bianche Simone Granato e Giorgio Salinardi 2° e 3° classificati. I singoli risultati hanno poi portato l’Okinawa The Club a classificarsi come 4° squadra, tenendo conto che si è dovuta confrontare con altre numerose associazioni sportive di tutte le province siciliane. Emozionato e soddisfatto il Maestro Salvatore Lo Tennero che non ha purtroppo potuto presenziare per la scomparsa del fratello maggiore Pippo: in sua rappresentanza ha fatto le veci il figlio Filippo, cintura nera 1°dan, un promettente atleta in possesso di un ottimo bagaglio tecnico e formidabili doti fisiche che ha il compito gravoso di raccogliere la pesante eredità del Maestro. Lo stesso dice: “il kumite è l’atto finale del karate stesso o delle arti marziali in genere, è la disciplina dove trovano applicazioni tutte le tecniche precedentemente studiate nei vari khion (fondamentali) e kata (schemi), non è altro che una sequenza dinamica di attacchi e parate tra due avversari da eseguirsi nello spazio del tatami, una perfomance sportiva che se si esegue con padronanza tecnica e pulizia formale può diventare anche spettacolare”. A prescindere dall’aspetto agonistico della manifestazione, il Maestro Lo Tennero sottolinea anche quello sociale: “per i ragazzi queste trasferte costituiscono importanti occasioni di vedere nuovi posti, di confrontarsi tecnicamente e di socializzare con i loro colleghi, di sapersi muovere con disinvoltura in spazi pubblici come quelli degl’impianti sportivi peraltro in presenza di un pubblico”. Questo per ribadire la funzione educativa e di socializzazione dello sport in genere. Appuntamento per i prossimi incontri.