giovedì 11 aprile 2013

Abolizione delle Province, Piazza Armerina nel nuovo scenario dei Liberi Consorzi



Palazzo dei Normanni sede del
Parlamento Siciliano

Il 19 marzo 2013, passerà negli annali della storia della Sicilia per la svolta epocale promossa dal Governo regionale, l'abolizione delle “Province regionali”, perché regionali, si dirà? perché le Province non sono previste dallo Statuto della Regione siciliana (che è legge costituzionale), che all'articolo 15 prevede non solo la soppressione delle circoscrizioni provinciali ma riconosce il valore fondamentale dei Comuni e dà forza e potere ai consorzi comunali.
 
L’Assemblea regionale siciliana con 52 voti a favore e 22 contrari ha abolito le province cancellando una legge ordinaria la 9/86, ordita dalla casta, che aggirando la norma costituzionale istituiva, ai danni dei cittadini, un'altra casta politica fatta di consiglieri, presidenti e assessori che, secondo gli ultimi conti, è costata più di 23 milioni di euro all'anno, tra stipendi mensili e gettoni di presenza.
Con l’avvenuta eliminazione di sovrastrutture e sovrapposizioni di competenze, generatrici di sprechi, il Parlamento entro il 31 dicembre 2013, dovrà indicare ...............................................