Si rinnova per il 2014 il
giorno interamente dedicato al sistema operativo open source Linux.
Oltre 90 eventi in tutta Italia per far conoscere i vantaggi e le
opportunità dei software e delle infrastrutture aperte: Install fest
(per chi vuole installare), Restart party (per chi vuole 'riavviare' un
dispositivo elettronico rotto) e tanti incontri a tema
di FRANCESCO CACCAVELLA
OGGI in Italia sale sul palcoscenico
Linux, il sistema operativo libero e open source alternativo a
Microsoft Windows e Apple OS X. Appassionati, curiosi e amatori sono
chiamati dalla Italian Linux Society (ILS) a festeggiare l'informatica
libera e gratuita,
non solo per toccare con mano le potenzialità dei
software nati dalla collaborazione di centinaia di sviluppatori sparsi
in tutto il mondo, ma anche per ragionare su un altro modo di cultura
aperta e condivisione. Le regole degli organizzatori sono poche e
semplici: ingresso libero e gratuito e disponibilità a spiegare al
grande pubblico i vantaggi, non solo economici, di usare software open
source. Ad ospitare gli eventi, che quest'anno sono 93, ci saranno
scuole, università, associazioni e l'elenco completo è disponibile sul
sito ufficiale gestito dalla ILS.
Protagonista
comune di ogni evento sarà, appunto, Linux (o GNU/Linux, come
vorrebbero i puristi), il sistema operativo creato da Linus Torvalds
"solo per divertimento" nei primi anni Novanta. Sebbene irrilevante nel
panorama dei computer domestici (è installato su poco più dell'1 per
cento dei computer nel mondo), è alla base dei milioni di smartphone
Android (84,7% del mercato) ed è leader nelle infrastrutture Cloud.
Linux è tuttavia solo la punta dell'iceberg di un movimento, quello del
software libero, che spazia dalla tecnologia, alla società, al rapporto
con l'informazione, alla privacy. Lo stesso Mark Shuttleworth, il
creatore di Ubuntu,
la più diffusa versione di Linux, disse una volta che "il software
libero è più grande di Linux, è più grande di un singolo progetto: è
nella sua globalità che cambierà il mondo".
Ubuntu, di cui in questi giorni stata
rilasciata la versione del decennale, sarà così solo una delle
protagoniste del LinuxDay. A Roma il Roma2LUG
organizza laboratori, talk e tornei di videogiochi a partire dalle 9 e
30 presso la facoltà di Ingegneria dell'Università Tor Vergata. A Milano
l'evento è ospitato dalla Società d'Incoraggiamento d'Arti e Mestieri
(SIAM) e sarà aperto da una relazione dell'ex senatore Fiorello
Cortiana dedicata alla "Forza delle comunità per la libertà digitale".
Previsti per tutta la giornata laboratori per studenti e grande
pubblico. A Firenze l'appuntamento è diviso in tre
sedi: alla mattina (Murate, piazza Madonna della Neve) sono previsti
interventi su privacy, libertà digitali, cloud private; nel pomeriggio
(Impact Hub, via Panciatichi) si proverà a programmare siti e
applicazioni Web solo con software libero; tutto il giorno (Exfila, via
Leto Casini) si parlerà di programmazione, reti wireless libere,
programmi di certificazione Linux. Eventi sono previsti anche a Napoli (Osservatorio Astronomico di Capodimonte, Salita Moiariello), Palermo (Teatro Gregotti della Facoltà di Lettere), Venezia (Casa delle Associazioni, Zelarino).
A Torino
il Linuxday è, come sempre, ricco di eventi. Install fest (per chi
vuole installare Linux), restart party (per chi vuole 'riavviare' un
dispositivo elettronico rotto) e 20 interventi suddivisi in cinque
diverse tracce: dagli Open Data allo sviluppo per Android, dai "Primi
passi con Linux" alla videosorveglianza con il micro-computer
RaspberryPi. L'appuntamento è, a partire dalle 14, presso la Cittadella
Politecnica.
Al LinuxDay di Bologna si parla
(dalle 10 al CNR) di "Open Data e Open Source per 'Confiscati Bene'",
uno sguardo tecnologico all'associazione che promuove la trasparenza nel
riuso dei beni confiscati alle mafie attraverso raccolta, monitoraggio
e analisi dei dati riguardanti i beni stessi; alle 11 viene presentato
Techiewear Walkeo, una tuta progettata da docenti e studenti
dell'Istituto Industriale della città che, attraverso un'app per
smartphone, monitora le attività fisiche e calcola la soglia di rischio
cardiaco. Da segnalare anche gli eventi di Pisa, con
un'intera area dedicata all'hardware "aperto" a dimostrare l'efficacia
del modello open source anche nel campo della stampa 3D e nella
progettazione di micro-computer, di Verona, per esplorare il "lato oscuro della rivoluzione digitale"; di Belluno, con un intervento dedicato all'applicazione del modello open source nella fisica (sub)nucleare.
La
vera cifra del Linuxday è sempre stata comunque la ricchezza delle
declinazioni del tema principale. Sparsi un po' su tutto il nostro paese
ci sono eventi dedicati alle licenze libere da copyright (a Fabriano, Caserta, San Marco Argentano, Aosta), ai progetti di schede informatiche a basso costo come Arduino (Enna, Mantova, Modena) o Raspberry Pi (Catanzaro, Bologna, Magione, Campagnano di Roma), all'open source nelle scuole e nella didattica (Belluno, Grosseto, Matera); a Bitcoin, la criptovaluta "aperta" che garantisce il possesso e il trasferimento anonimo di denaro (Bergamo e Napoli).
Grande spazio quest'anno è dedicato a Ninux,
la community italiana che mira a creare una rete wireless libera,
indipendente e di proprietà delle persone. Se ne parla, tra le altre
città, a Catanzaro, Firenze e Avola. Per il diritto all'oblio appuntamento a Genova, per gli Open Data a Dueville mentre a Magione (Perugia) va di scena l'esperienza della migrazione delle PA umbre a software libero.