sabato 10 gennaio 2015

JE SUIS CHARLIE domenica mattina se ne parla ad Aidone

Agorà - Le Motivazioni

L'attentato al Charlie Hebdo ha sconvolto tutto il mondo. Da occidente a oriente si sono unite grida di condanna e di difesa della libertà di stampa in maniera quasi unanime.



Crediamo che ciascuno abbia il dovere di informarsi con spirito critico e provare capire a fondo le ragioni dietro questo tragico episodio che ogni giorno si arricchisce di nuovi particolari e colpi di scena, per due motivi. Il primo : l'accaduto influenzerà le politiche estere e interne di moltissimi Paesi (Italia compresa) a lungo, il secondo : evitare di farci prendere in giro dai professionisti delle strumentalizzazioni che aspettavano alla finestra da mesi (forse anni) per indicare facili colpevoli e propinarci banali sillogismi da supermercato a servizio dei loro interessi. Per essere liberi bisogna sconfiggere i pregiudizi, e per sconfiggere i pregiudizi bisogna avere il coraggio di mettersi in discussione senza assicurazioni di trovare delle certezze, se non che tutte le persone, le opinioni e i credo politici e relgiosi vadano ascoltati, rispettati e, se si può, compresi fino in fondo per non sprofondare nella barbarie quella sì, delle guerre militari e ideologiche.

Noi, i ragazzi di Aidone e di Piazza Armerina, con la collaborazione dell'Associazione giovanile GAP ci siamo, uniti per offrire Domenica 11, a chi lo vorrà, un' Agorà di libera discussione e confronto senza schermi né schemi ma con la sola voglia di incontrarci gli uni con gli altri pur nelle nostre diversità.
I ragazzi della comunità diffusa di Aidone, inseriti nel progetto Sprar gestito dall'associazione Don Bosco 2000, parteciperanno all'iniziativa.

Gabriele Virzì – Ho 25 anni, sono Aidonese da sempre e Siciliano per scelta. Ho avuto la fortuna, durante la mia formazione scolastica e musicale, di trovare insegnanti e persone comuni che mi hanno donato la passione per il pensiero, la ricerca, e l'impegno sociale. Credo nel dibattito come processo preliminare a una sintesi che tenga conto delle esigenze di tutti e che consideri la diversità di partenza come arricchimento e non come minaccia. Non credo all'individualismo né agli eroi, costruzioni artificiali della mediocrità e dello scarso impegno.