sabato 11 ottobre 2008

Mattia sulle bollette dell'acqua.

Piazza Armerina. Presa di posizione di Giuseppe Mattia, segretario cittadino del Movimento per l’Autonomia sulla richiesta del pagamento delle bollette retroattive dell’acqua che il comune sta mettendo in atto attraverso una serie di lettere raccomandate che stanno arrivando nelle case delle famiglie piazzesi “Stanno arrivando – dice Giuseppe Mattia – centinaia di bollette alle famiglie di Piazza Armerina che hanno come oggetto la richiesta di pagamento dell’acqua. Alcune di queste bollette chiedono addirittura di pagare acqua consumata dai cittadini a partire dagli anni novanta. Ritengo questo comportamento da parte del comune – dice Mattia – poco opportuno ed anomalo soprattutto in questo periodo in cui i cittadini e tutte le famiglie sono vessati da una serie di tasse e che vista la crisi economica non riescono a tirare fino al temine del mese. Voglio infatti rammentare al primo cittadino – continua il segretario dell’Mpa che è anche stato avversario alle ultime amministrative di Nigrelli – che le somme richieste che sono superiori a cinque anni vanno in prescrizione. Cioè i cittadini possono rifiutarsi legittimamente di pagarle. Certo – continua Mattia - tengo a precisare che l’atto del comune è un atto legittimo sotto il profilo amministrativo, ma fortemente discutibile sotto il profilo morale. Non si possono chiedere ai cittadini somme che vanno in prescrizione. Sarebbe come carpire la loro buona fede. Ci sono molti anziani – dice Mattia – che non sanno la storia della prescrizione e vanno in confusione o magari vanno a pagare quando invece potrebbero evitarlo. Così – continua il segretario del Movimento per l’autonomia – non si tutelano le fasce più deboli e magari meno acculturate. In questo modo – continua Giuseppe Mattia - sono costretto a mettere a disposizione dei cittadini i miei tecnici per dargli consulenza gratuita al fine di evitare che la gente abbia problemi”. Infine Mattia dice “Voglio dare un consiglio a Carmelo Nigrelli che la smetta su questa storia dell’acqua. Se io fossi stato sindaco non avrei permesso che alla gente arrivassero bollette di questo tipo. Il paradosso continua Mattia – è che per questa operazione il comune paga dei soldi ad un legale per togliere delle somme che vanno in prescrizione ai cittadini stessi. Che Nigrelli ci ripensi”.

Agostino Sella