Piazza Armerina. Presa di posizione  di Giuseppe  Mattia, segretario cittadino del Movimento per l’Autonomia  sulla richiesta del pagamento delle bollette retroattive dell’acqua che il  comune sta mettendo in atto attraverso una serie di lettere raccomandate che  stanno arrivando nelle case delle famiglie piazzesi “Stanno arrivando – dice  Giuseppe  Mattia – centinaia di bollette alle famiglie di Piazza Armerina  che hanno come oggetto la richiesta di pagamento dell’acqua. Alcune di queste  bollette chiedono addirittura di pagare acqua consumata dai cittadini a partire  dagli anni novanta. Ritengo questo comportamento da parte del comune – dice  Mattia – poco opportuno ed anomalo soprattutto in questo periodo in cui i  cittadini e tutte le famiglie sono vessati da una serie di tasse e che vista la  crisi economica non riescono a tirare fino al temine del mese. Voglio infatti  rammentare al primo cittadino – continua il segretario dell’Mpa che è anche  stato avversario alle ultime amministrative di Nigrelli – che le somme richieste  che sono superiori a cinque anni vanno in prescrizione. Cioè i cittadini possono  rifiutarsi legittimamente di pagarle. Certo – continua Mattia - tengo a  precisare che l’atto del comune è un atto legittimo sotto il profilo  amministrativo, ma fortemente discutibile sotto il profilo morale. Non si  possono chiedere ai cittadini somme che vanno in prescrizione. Sarebbe come  carpire la loro buona fede. Ci sono molti anziani – dice Mattia – che non sanno  la storia della prescrizione e vanno in confusione o magari vanno a pagare  quando invece potrebbero evitarlo. Così – continua il segretario del Movimento  per l’autonomia – non si tutelano le fasce più deboli e magari meno acculturate.  In questo modo – continua Giuseppe Mattia - sono costretto a  mettere a disposizione dei cittadini i miei tecnici per dargli consulenza  gratuita al fine di evitare che la gente abbia problemi”. Infine Mattia dice  “Voglio dare un consiglio a Carmelo Nigrelli che la smetta  su questa storia dell’acqua. Se io fossi stato sindaco non avrei permesso che  alla gente arrivassero bollette di questo tipo. Il paradosso continua Mattia – è  che per questa operazione il comune paga dei soldi ad un legale per togliere  delle somme che vanno in prescrizione ai cittadini stessi. Che Nigrelli ci  ripensi”.
 Agostino  Sella