venerdì 4 dicembre 2009

La Cgil di no al paventato licenziamento di 36 lavoratori del call center dell'azienda ospedaliera ennese

La paventata chiusura del centro unico prenotazioni e del call center dell’Azienda Sanitaria Provinciale Ennese, concretizzatasi con il preavviso di licenziamento dei 36 lavoratori, contribuisce ad aggravare la tensione sociale, che nell’ultimo periodo si è sviluppata a causa della crisi, nella provincia. La CGIL non può condividere, soprattutto in un momento così delicato e complesso per lo stato dell’occupazione nazionale e particolarmente di quello siciliano, una politica basata esclusivamente sul profitto dei pochi e i tagli scellerati che mortificano la dignità dei lavoratori e delle loro famiglie, eliminando, oltretutto, un servizio necessario ed utile a tutti i cittadini. Un servizio fornito da personale che nel tempo si è altamente qualificato riuscendo a garantire livelli di qualità e di efficienza considerevoli. Per questo abbiamo già chiesto un incontro con i vertici dell’ASP n.4, utile a fornire chiarimenti e per rappresentare le esigenze dei lavoratori per mantenere il servizio su tutto il territorio della nostra provincia di Enna.
Foto in alto: Patrizio Roccaforte, sindacalista della Fip Cgil