domenica 3 ottobre 2010

Il Consigliere Paternicò parla della difficile situazione poltica che vive la città: "La soluzione e andare a votare"


Martedì torna a riunirsi il consiglio comunale per la elezione del vicepresidente del consiglio dopo le dimissioni dell’esponente dell’Udc Enzo Filetti. Per la quarta volta i venti consiglieri comunali proveranno ad eleggere il vice di Centonze e sull’argomento interviene il capogruppo del Pdl Rosario Paternicò che ancora una volta mette a nudo la difficile situazione politica che vive la città. “Oggi con una battuta potrei dire che il centro destra esiste nella stessa misura del centro sinistra. Siamo in un momento di confusione generale che parte da lontano. A livello nazionale con la crisi tra Berlusconi e Fini in testa. A livello regionale con uno scatenato Lombardo inchiodato alla poltrona che tenta di sopravvivere con il ricorso a maggioranze creative. A Piazza Armerina, in particolare, esiste un cartello composto da Udc, Mpa e Pdl, da indipendenti dell’Mpa che non si sa per quale motivo non aderisco all’Mpa, più un indipendente non collocato ufficialmente. Per quanto riguarda il gruppo consiliare del Pdl, di cui faccio parte io, il mio capogruppo Carmelo Gagliano si colloca nell’area che fa riferimento all’on. Leanza, il sottoscritto invece è un libero pensatore dentro il partito del Cavaliere. Prova ne e che le scorse settimane – continua Paternicò - sono uscito con una proposta concreta che qualcuno non capisce, o fa finta di non capire: la mozione di sfiducia alla giunta Nigrelli. I cittadini devono sapere chi sta con il primo cittadino e chi invece vuole fare opposizione.” Il consigliere del Pdl Rosario Paternicò non perde l’occasione per una frecciatina all’Mpa guidato da Giuseppe Mattia “Mattia quasi ogni giorno parla ripetutamente di inefficienze dell’amministrazione Nigrelli ma inspiegabilmente non parla mai di mozione di sfiducia. Forse perché teme che non sarà il prossimo candidato a Sindaco del centrodestra o forse perché non può contare sui consiglieri comunale che dice di avere in aula?” Intanto la confusione cresce e martedì potrebbe ripetersi quello che si è verificato nei giorni scorsi: la mancata elezione del vicepresidente e la conseguente paralisi dell’attività consiliare chiamata a votare regolamenti importanti oltre all’assestamento di bilancio. Intanto si ingrossano le file di chi sostiene, con forza, che le sedute del consiglio comunale potrebbe egualmente celebrarsi. A sostegno di questa tesi viene invocato l’art. 6 del regolamento che disciplina lo svolgimento delle sedute del consiglio comunale che recita testualmente “Il consiglio comunale è presieduto dal presidente del consiglio comunale e, in caso di assenza o impedimento dal vicepresidente eletti nella prima seduta succesiva alle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale a norma della L.r. 26/93 e successive modificazioni. In caso di assenza o impedimento anche del vicepresidente, il consiglio è presieduto dal consigliere anziano per voti”.