mercoledì 4 dicembre 2013

Calamaio. " Il biglietto unico villa romana - Aidone fara' cassa per la regione e penalizzerà Piazza Armerina. la politica ha fallito i cittadini devono riscattarsi

Piazza Armerina. “Se l’incontro di lunedì scorso a Palazzo Trigona con l’assessore regionale ai beni culturali Maria Rita Sgarlata doveva essere rassicurante per lo sviluppo economico del nostro centro storico legato alle modifiche da apportare al neo biglietto unico Villa Romana – Museo di Aidone, oggi più che mai dobbiamo essere preoccupati in quanto per volere del governo regionale non ci sarà nessuna possibilità di legare in forma istituzionale i flussi turistici della Villa Romana alla Città. Questo è in sintesi ciò che è emerso durante il confronto con le parti sociali”. A dichiararlo è Riccardo Calamaio – esponente di Legambiente ed ex consigliere comunale – che da oltre un decennio segue la proposta per un biglietto unico Villa Romana – Palazzo Trigona per dare sviluppo della comunità in funzione dell’importante patrimonio culturale. “Il governatore Crocetta aveva promesso una rivoluzione in Sicilia per rilanciare un’economia legata al patrimonio di cui ogni singola comunità dispone, invece il biglietto unico che ci impone e che tutti abbiamo respinto, è l’attuazione di ciò che l’ex assessore Missineo aveva preannunciato in consiglio comunale l’8 maggio 2012 e che fu contestato da tutte le forse politiche. Pertanto ciò che aveva programmato il governo Lombardo viene proseguito nella “rivoluzione” di Crocetta che canalizzerà i flussi turistici dalla Villa Romana al centro storico di Aidone penalizzando Piazza. E quale futuro per il promesso museo Museo Trigona, elemento chiave per legarlo agli stessi flussi? Nessuna risposta certa dalla Sgarlata, che arrampicandosi sugli specchi ha prospettato come elemento di risoluzione il futuro parco archeologico della Villa Romana. Ma è stata stoppata quando ha appreso che il progetto di Parco, esitato nel 2012 dal consiglio comunale, va rivisto per volere del direttore generale dei beni culturali. L’Assessore anziché comprendere le motivazioni del no corale delle parti sociali e le proposte alternative presentate, evitando di renderlo obbligatorio bensì facoltativo, e quindi concordare democraticamente alcune modifiche al biglietto unico, ha difeso la sua decisione tutta solitaria riferendosi maldestramente ad un eventuale accordo, forse personale, con il sindaco precedente. Affermando inoltre che non ritiene praticabile legare il SIMPA al biglietto unico. Pertanto paradossalmente si potrebbe, come già viene segnalato da alcuni addetti del comparto turistico, registrare un calo di presenze in Città a discapito della già asfittica economia locale. È necessario uno scatto di orgoglio dei cittadini, perché la politica su tutti i fronti ha fallito, e visto che si tratta di una decisione imposta dall’alto con lo scopo di incrementare le casse regionali, si può affermare che subiamo un’ingiustizia figlia di una politica non inclusiva ma che guarda ad interessi di parte”.